BENEDICTION – Scriptures

Pubblicato il 12/10/2020 da
voto
7.5
  • Band: BENEDICTION
  • Durata: 00:46:52
  • Disponibile dal: 16/10/2020
  • Etichetta:
  • Nuclear Blast
  • Distributore: Warner Bros

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Più di trent’anni rimanendo sempre fedeli a se stessi, lontani dalle logiche commerciali proprie anche di certa musica underground, a rappresentare anche sotto questo aspetto la realtà della working class inglese e la sua stoica perseveranza. Un’attitudine cementata nel corso della lunga carriera dei Benediction, che tornano a riproporla impetuosamente nell’ultimo lavoro, “Scriptures”, ora in uscita per Nuclear Blast Records, partner storica del gruppo di Birmingham, a interrompere un silenzio discografico durato ben dodici anni.
Sebbene i britannici non abbiano mai riscosso il successo di altre realtà connazionali, sia nel periodo della prima metà degli anni Novanta che in seguito, la loro proposta ha sempre rappresentato una dichiarazione d’amore per il death metal della prima ora, tanto da andare a costituire un vero e proprio punto di riferimento per tutti i fan che, in certi anni bui del genere, si sono ritrovati spiazzati dalle scelte equivoche o dagli scioglimenti di altri pionieri.
Al di là di tale ammirevole vocazione, alcune opere della band negli anni hanno comunque lasciato a dir poco a desiderare, mettendo in mostra composizioni spesso stanche e scontate, tuttavia “Scriptures” rialza una volta per tutte l’asticella, riconsegnandoci una formazione che sembra davvero rinvigorita dopo questa lunga pausa. Il ritorno in line-up dello storico frontman Dave Ingram deve certamente avere portato nuovo entusiasmo in seno al gruppo, ma anche il lavoro in studio del produttore Scott Atkins (Vader, Cradle Of Filth, Stampin Ground) sembra essersi rivelato decisivo nel mettere ulteriormente a fuoco le idee della band. Rispetto al già discreto “Killing Music”, sia il songwriting che la resa sonora risultano infatti più curati e incisivi: “Scriptures” è un lavoro che procede dritto e lineare senza scadere nella noia, affidandosi a poche ma ben congegnate formule. Non si è mai chiesto ai Benediction un album progressive e non ci si stupisce quindi nel constatare che le metriche di queste canzoni alla lunga siano molto simili fra loro; dai britannici pretendiamo però una combinazione di riff e ritornelli ben assestati, più un coinvolgimento genuino. Episodi come “Iterations of I”, “Stormcrow”, “In Our Hands, the Scars” o “We Are Legion” trasmettono tutto ciò attraverso le loro sfaccettature, dagli ispirati riffoni di matrice Celtic Frost rivisti in chiave death metal al growling di un Ingram sempre carismatico e roboante, dando lustro alla vera essenza dei Benediction e di certo old school death metal resistente alla prova del tempo, qui capace di calarsi nella realtà contemporanea con naturalezza. Un disco che si fa apprezzare con spontaneità e che non fa venire all’ascoltatore la voglia di riesumare subito “The Grand Leveller” o “Transcend the Rubicon” per tentare immediati paragoni. Un bel colpo di coda da parte di questi veterani, uno sforzo importante per accantonare almeno per un po’ la nostalgia per i cosiddetti tempi d’oro e il revivalismo a oltranza.

TRACKLIST

  1. Iterations of I
  2. Scriptures In Scarlet
  3. The Crooked Man
  4. Stormcrow
  5. Progenitors Of A New Paradigm
  6. Rabid Carnality
  7. In Our Hands, The Scars
  8. Tear Off These Wings
  9. Embrace The Kill
  10. Neverwhen
  11. The Blight At The End
  12. We Are Legion
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