7.5
- Band: BETWEEN WORLDS
- Durata: 00:42:14
- Disponibile dal: 10/09/2021
- Etichetta:
- Frontiers
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Nuovo interessante progetto all’orizzonte con i Between Worlds ed il loro omonimo album di debutto, costruito attorno al talento canoro del cantante americano Ronny Munroe (Trans-Siberian Orchestra, ex Metal Church) e diretto dal sempre presente Alessandro Del Vecchio, songwriter e produttore richiestissimo dalla Frontiers Records, e con la presenza di alcuni musicisti dal gran spessore artistico tra i quali spiccano come ospiti Chris Caffery (Savatage e Spirits Of Fire) e Joel Hoekstra (Whitesnake).
Quel che troviamo all’interno di questo disco è principalmente un metal melodico ispirato che spazia tra passaggi heavy metal di scuola americana e momenti maggiormente soft, il tutto spinto da una produzione fin troppo moderna e pomposa, con chitarre rotonde e tastiere avvolgenti. Un punto di incontro, quindi, tra la storica scuola statunitense di Savatage e Metal Church e quella scandinava più recente di Leverage ed Eclipse.
Una tracklist variopinta che convince in particolare durante le sfuriate più metalliche, in grado di lasciare il segno come dimostra la titletrack, alla quale viene affidato il compito di aprire il disco, e successivamente con la scoppiettante “Beneath The Surface”, esaltante brano heavy metal capace di martellare senza soste durante i suoi tre minuti e mezzo di durata. Se la ruggente “No Escape” nella sua eleganza profuma di già sentito, è il suono metallico della riuscita “Soul Chaser” a far vibrare le casse prima di lasciar spazio alla ballatona che risponde al nome di “Angel”, autentica hit ricca di emotività, con un esplosivo ritornello ricco di pathos. I momenti più cadenzati come “These Walls” e “Times Of Change”, invece, strizzano l’occhio al melodic hard rock di scuola svedese tanto in voga negli ultimi tempi e svolgono il loro compito senza convincere più di tanto. Ma sono le sonorità avvincenti e le melodie ammiccanti di “Flip The Script” a ridare vigore all’ascolto, che si infiamma nelle ultime battute grazie soprattutto all’impatto poderoso della già citata “Beneath The Surface” ed alla chiusura affidata alla potente “Calm Before The Storm”.
“Between Worlds” non è certo un lavoro originale e certamente ricicla alcune idee già incrociate in passato, eppure il mix di potenza e melodia ed alcune vibrazioni degne di nota non possono certo passare inosservate, così come la prestazione convincente del suo maggior protagonista, Ronny Munroe.