7.0
- Band: BEYOND CREATION
- Durata: 00:46:23
- Disponibile dal: 24/10/2014
- Etichetta:
- Season Of Mist
- Distributore: Audioglobe
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Il Canada è da sempre terra prolifica di technical death metal; band come Gorguts e Cryptopsy prima, Martyr e Neuraxis in un secondo momento, hanno creato quella che è una vera e propria scena soprattutto nella zona francofona del Canada, il Quebec. I Beyond Creation provano a portare avanti il discorso iniziato dalle band menzionate andando a ricalcare fondamentalmente le orme sia delle realtà di cui sopra che di un gruppo tanto fondamentale quanto troppo spesso non considerato come i Necrophagist. I Beyond Creation, dopo aver dato alle stampe “The Aura” nel 2011, portato alla ribalta soprattutto grazie al passaparola sui social network, tornano a tre anni di distanza forti di un contratto con la Season Of Mist, e ci consegnano questo “Earthborn Evolution”. Un disco che ci presenta una band oggettivamente dotata di una preparazione tecnica sopra la media, capace di un songwriting frizzante, fresco, arioso e variegato, ricco di sfumature progressive con assoli di chitarra e basso fretless che si rincorrono senza sosta. Le dieci tracce che danno vita a questo platter scorrono in maniera piacevole con momenti più frenetici che fanno da contraltare a digressioni progressive anche molto evocative. Ma oltre a questo cosa si può dire che non sia già stato detto molte altre volte per gruppi come questo? Poco, per la verità. Certamente il livello compositivo è più che discreto e non c’è nulla che non sia fuori posto, ma crediamo che per caricarsi sulle spalle l’intera scena canadese e per far gridare al miracolo (come in molti sembrano fare, quando parlano di questi ragazzi) serva qualcosa di decisamente più personale e distinguibile. Francamente, le soluzioni utilizzate dai Beyond Creation le abbiamo sentite in parecchie altre band, dai Necrophagist prima agli Obscura poi, passando per tutta una serie di gruppi quali Gorod, Augury, Arsis, Decrepit Birth, eccetera, eccetera, eccetera. Una produzione limpida e cristallina, degna di un disco dei Dream Theater, più che di un album death metal, a parere di chi scrive non contribuisce di certo a rendere il sound dei Nostri più personale e riconoscibile, ma questa potrebbe anche essere un’opinione non condivisibile, in quanto sempre più spesso in questo genere vengono adottate produzioni patinate. Qualora siate amanti di questo tipo di technical death metal potrete tranquillamente aggiungere mezzo (o forse addirittura uno?) punto al voto in calce alla presente recensione. Per contro, se nutrite qualche riserva per le nuove leve di questo genere, difficilmente trovere nei Beyond Creation la band in grado di entusiasmarvi o di farvi ricredere, e magari togliereste anche mezzo punto alla valutazione complessiva dell’album. Noi cerchiamo di essere il più possibile neutrali e ci assestiamo nel mezzo, riconoscendo ai Nostri il merito di aver composto un disco compatto, professionale, piacevole e maturo, ma non del tutto privo di difetti – uno su tutti la personalità, che appunto ancora latita per compiere il passo definitivo per raggiungere le vette del settore, tuttora saldamente occupate dai grandi nomi.