7.0
- Band: BIFRöST
- Durata: 01:11:37
- Disponibile dal: 25/10/2013
- Etichetta:
- Einheit Produktionen
- Distributore: Audioglobe
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I Bifröst sono una band pagan/folk metal austriaca, proveniente dalla bella Salisburgo, arrivata a pubblicare il suo terzo full length. Ancora una volta è la Einheit Prod. a sostenere una speranza del pagan/viking metal proveniente dall’area germanica. In passato, con il precedente “Heidenmetal”, uscito nel 2010, il gruppo austriaco aveva mostrato delle potenzialità, non tutte ancora espresse ai massimi livelli. Il nuovo “Tor In Eine Neue Welt” conferma che le influenze musicali dei Bifröst, oltre ad essere variegate, non sono figlie dei Bathory, come succede a molte realtà contemporanee del panorama pagan metal. Permangono nello stile di questo giovane gruppo lo spirito e lo stile folk che spesso donano allegria ed un ritmo incalzante ai brani presenti su questa terza release. Si parte subito con un brano bomba come “…Um Frei Zu Sein”, cui segue un pezzo dalle influenze thrash molto ruvido e spezzettato con continui stacchi di chitarre stoppate che lo appesantiscono notevolmente. Ma presto si cambia e la successiva “Runde Um Runde” ci porta all’interno della festa popolare con un’atmosfera di gioia. Qui si potrebbero richiamare in causa i Finntroll di “Trollhammaren”, tanto per fare un paragone con un gruppo noto ai più, ma i Bifröst per fortuna non sono l’ennesimo clone dei quotati ‘troll’ finnici, e la conferma arriva subito con “Statuen Im Eis”, il brano più raffinato della release con ottimi stacchi acustici e l’utilizzo del violino che a tratti riesce a mettere i brividi. Stavolta il pathos epico è davvero solenne. La parte centrale dell’album però mette un po’ fuori focus quello che dovrebbe essere lo stile perseguito dal gruppo perché ci sono un paio di canzoni con all’interno influenze troppo disparate: si passa dalle ritmiche thrash all’utilizzo dei synth, poi le melodie si fanno un po’ troppo spensierate e le parti folk/pagan metal hanno un tocco troppo catchy e classic heavy. Fortunatamente la band corregge il tiro e con “Kaltes Herz” riesce a dare il proprio meglio: qui l’impronta dello stile folk/pagan è finalmente ‘germanico’, c’è un grande feeling che ricorda quello creato in passato da altre band connazionali dei Bifröst come i Nerthus ed altri. Il finale dell’album è un nuovo crescendo di brani in cui la band ha ritrovato la compattezza del sound grazie ad un metal epico più sobrio e diretto. In definitiva la band si conferma su livelli più che discreti e l’ascolto di “Tor In Eine Neue Welt” vi donerà molta carica e vi lascerà di buon umore. E, visti i giorni difficili di questo periodo, non è poco.