7.5
- Band: BIGELF
- Durata: 01:02:11
- Disponibile dal: 28/02/2014
- Etichetta:
- Inside Out
- Distributore: EMI
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I Bigelf sono una delle band più interessanti degli ultimi anni. La loro musica figlia di rock, progressive e psichedelica anni Settanta ha trovato su dischi come “Money Machine” e “Cheat The Gallows” il suo picco creativo. A sei anni dall’ultimo lavoro in studio, il carismatico Damon Fox riporta in vita la sua creatura dopo importanti cambi di line-up. Oltre al nuovo chitarrista Louis Maldonando ,dietro le pelli arriva niente meno che il prezzemolino Mike Portnoy (Dream Theater, The Winery Dogs, Transatlantic). “Incredible Time Machine” e “Hypersleep” danno inizio alle danze con tutta la loro teatralità. Le tastiere ed i synth suonati da Fox disegnano atmosfere psichedeliche che sorreggono linee vocali grandguignolesche, oniriche per certi versi. Portnoy alla batteria non brilla particolarmente, ma si limita ad eseguire il suo compito senza particolari guizzi di genialità, quasi come se non si trovasse del tutto a suo agio con lo stile particolare della band. “Alien Frequency” prende sonorità figlie dei Pink Floyd e le stravolge in una connotazione più metal e deviata. Con “The Professor & The Madman” i Bigelf confezionano uno dei brani più particolari ed ipnotici dell’intero lavoro: l’acidità delle chitarre suonate da un Maldonado in grande spolvero ci guida tra i numerosi cambi di tempo dettati dalle malsane linee melodiche. Forse la magia sinistra dei precedenti dischi qui appare un po’ smorzata, ma la formazione di Los Angeles appare in grande forma e con diverse carte vincenti da giocare. “Mr. Harry McQuhae” scatena incubi sonori degni del primo Alice Cooper, ma rivisitati in chiave Bigelf: è impossibile interrompere l’ascolto, si rimane come ipnotizzati di fronte ad un Damon Fox nelle vesti di infernale cantastorie. C’è un che di malato nella title track, dove troviamo Portnoy intento a picchiare come un dannato, duellando con i giochi di tastiere. “Edge Of Oblivion” fa perdonare la band americana per la lunga attesa, perché tra le nostre mani troviamo un comeback di grande qualità. Il progressive rock psichedelico dei Bigelf si conferma come una delle proposte più interessanti sulla piazza, lasciarselo scappare sarebbe davvero un gran peccato.