6.5
- Band: BILLYBIO
- Durata: 00:38:16
- Disponibile dal: 30/11/2018
- Etichetta: AFM Records
- Distributore: Audioglobe
“I Billybio sono me al 100%. Nessuna influenza esterna. Questo è ciò che sono ed è ciò che son diventato”. Nonostante l’infelice scelta del nome, chi scrive, da orfano della formazione originale dei Biohazard in attesa di un possibile ritorno (con Cristian Olde Wolbers come spoilerato su Instagram?), non poteva che essere favorevole a qualsiasi tipo di output da una delle menti fondamentali del gruppo, soprattutto dopo il buon risultato dell’esperimento Powerflo. Ci aspettavamo qualcosa di simile ai Biohazard di “Mata Leao”: un hardcore asciutto, senza assoli come senza il contributo pendente verso l’hip hop di Evan Seinfield. Aspettative confermate solo in parte, perchè “Feed The Fire” va a sfogare, giustamente, anche tutta quella serie di influenze che Graziadei ha assorbito ed accumulato negli anni, provenienti più che altro dal punk, con anche qualche spolverata di pop e hip hop. La prima parte dell’album scorre più liscia e diretta mentre il resto, non lineare ma sempre coerente, resta energico e riottoso fino alla fine. E’ proprio questa indomita voglia di ribellione figlia di punk e hardcore il filo conduttore dei brani, palpabile e trasmessa in direttissima. Billy ha tirato fuori proprio tutto dal cassetto dunque, in una raccolta che, nonostante qualche ingenuità, lo rappresenta pienamente: a trent’anni di rocciosa militanza nel music biz, “Feed The Fire” non è di sicuro un album memorabile, ma è testimonianza di un musicista ancora tonico e roccioso, fedele alla sua biografia, in cui brucia ancora il fuoco della passione musicale.