BINAH – Phobiate

Pubblicato il 24/09/2018 da
voto
6.5
  • Band: BINAH
  • Durata: 00:48:10
  • Disponibile dal: 28/09/2018
  • Etichetta:
  • Osmose Productions
  • Distributore: Audioglobe

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Gli inglesi Binah non hanno fatto molto parlare di se sinora, nonostante un repertorio più che rispettabile e la loro associazione con band come Indesinence, Esoteric e Anaal Nathrakh. Il terzetto, del resto, oltre a non farsi vedere dal vivo, ha mantenuto un basso profilo anche a livello discografico, confezionando pochi lavori diluiti nel tempo. A quattro anni dall’uscita dell’EP “A Triad of Plagues”, il gruppo torna ora con questo “Phobiate”, full-length rilasciato dalla storica Osmose Productions. In questa nuova opera i ragazzi alternano un death metal di ispirazione novantiana – ora con evidenti rimandi alla scuola finnica, ora con spolverate di melodia vicine al death-black di Dissection e Unanimated – con generose concessioni strumentali da cui emergono altre spezie e il chiaro retaggio doom di alcuni dei membri della line-up. Non si può insomma definire la proposta dei Binah come un death metal teso, veloce, carico di adrenalina e di urgenza: casomai, la band sembra a tratti indecisa tra certa furia brada old school death metal, l’eccellenza formale delle sue vecchie esperienze e una bizzarria cosmica che sembra guardare a realtà recenti come i Sulphur Aeon. Non siamo dunque al cospetto di una semplice riproposizione di quanto ha costituito l’immaginario musicale di chi era giovane una ventina di anni fa, perché i tre musicisti hanno sì fatto tesoro della storia del death metal, ma hanno rivolto il loro sguardo anche a quello che è accaduto in questi ultimi anni. Abbiamo tuttavia parlato di indecisione prima e, in effetti, tocca segnalare come non tutte le scelte dei Binah si dimostrino sempre vincenti all’interno di questa prova; se in tracce come “The Silent Static” o “Exit Daze” i Nostri giostrano fra varie inclinazioni con grande nonchalance ma seguendo uno schema fluido e molto espressivo, un pezzo come “Waves of Defacement” si rivela tanto frettoloso nello sviluppo quanto povero nei riff di chitarra, come se i ragazzi si trovassero perfettamente a loro agio nella creazione di una lunga suite (vedi appunto la suddetta “The Silent Static”) o di derive strumentali, ma non sapessero come lasciare il segno sulla breve distanza e su registri compatti e puramente aggressivi. A volte si ha quindi la sensazione che la tracklist sia un po’ sconnessa, fra episodi che si perdono piacevolmente in rivoli di esotico e ipnotico e passaggi che ostentano un approccio maggiormente spoglio e old school senza però mettere in mostra della vera forza scardinatrice. “Phobiate” assume insomma i connotati di un concentrato di sensazioni contrastanti, fra l’elegante e il modesto: notevole a tratti, appena passabile in altri. Speravamo in un comeback più appassionante.

TRACKLIST

  1. Phobia in Excelsis
  2. The Silent Static
  3. Mind Tap
  4. Dream Paralysis
  5. Waves of Defacement
  6. Transmissions from Beneath
  7. Consuming Repulse
  8. Exit daze
  9. Bleaching
  10. Serum
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