voto
7.5
7.5
- Band: BIRDFLESH
- Durata: 00:34:02
- Disponibile dal: 13/01/2009
- Etichetta:
- Obscene Productions
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Con una copertina fantastica tornano gli svedesi Birdflesh, grind band di livello che si è sempre contraddistinta per i suoi costumi, per i titoli ironici delle composizioni e ovviamente anche per l’ottima qualità di queste ultime. “Wrath Of The Farmer” arriva con le sue 26 tracce, tutte sotto i due minuti, tutte nervose, isteriche, delle autentiche sfuriate. La band svedese riesce poi nel difficile del genere: rendere varie e catchy le composizioni che faranno presa immediatamente al primo ascolto. Come non ricordare – anche grazie al geniale titolo – di “External Wounds of Vagina Power”, un minuto o poco più di cambi di ritmo con il classico schema di alternanza vocale fra il batterista e il cantante dopo il fischiettio iniziale, o della fantastica “Funny Ice-Dwarf” (letteralmente “il divertente nano di ghiaccio”), melodica e divertente che poi è seguita da due sfuriate tritaossa. “The Flying Penis” è invece canzone più calma, un up-tempo che fa staccare un po’ con la velocità dell’album, tranne nella parte finale. C’è spazio anche per una “I Don’t Wanna Live, I Don’t Wanna Die”, cinque secondi alla primi Napalm Death, per una “orecchiabile” “Leprosy On Jeopardy”, fra le migliori dell’album, una “Some Kind Of Mongo” che non ha niente del grind, ma solo un minuto di divertimento che fa il verso a qualche band famosa… Sfuriata finale con “Spaghetti Strangler”, la fantastica “Wrath Of The Farmer”, aperta da una melodia suonata dalla tromba che poi sfocia nel grindcore, e la già mitica “Flamencorpse”, furore al 100%. I suoni sono abbastanza grezzi, come da loro tradizione, molto “live”. La rabbia del contadino è un concentrato di collera grindcore, come il forcone della copertina testimonia, è grande musica unita al grande divertimento di una band che non si prende troppo sul serio e forse anche per questo ha successo.