BIRDS IN ROW – Gris Klein

Pubblicato il 31/12/2022 da
voto
8.0
  • Band: BIRDS IN ROW
  • Durata: 00:42:57
  • Disponibile dal: 14/10/2022
  • Etichetta:
  • Red Creek

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Già brutalmente toccanti, velenosamente estatici con le pubblicazioni precedenti, i Birds In Row di “Gris Klein” alzano ulteriormente l’asticella. C’è necessità di farlo, perché l’hardcore evoluto, post-hardcore o come altro vogliate chiamarlo, si reinventa a velocità esasperate; c’è necessità di farlo, soprattutto, perché i tre francesi non hanno un’adesione specifica a un genere o certi codici musicali, ma si evolvono in ragione del proprio vissuto, personale e artistico. Nuove situazioni, pericoli, minacce, amori, tragedie, illusioni e catastrofi sembrano alternarsi a velocità troppo alte e incostanti perché un normale essere umano possa sopportarle e metabolizzarle tutte. La risposta dei Birds In Row a tutto ciò è un disco nel quale amplificare il corposo e tentacolare meticciato stilistico andato in scena con “We Already Lost The World”, caricare di rinnovata vitalità l’impianto lirico, esplorare i generi e farli detonare nella speciale combinazione di isteria, foga e drammaticità che il trio sa così bene manipolare.
In “Gris Klein” l’urgenza espressiva dell’hardcore metallizzato e la fragile emotività dello screamo prendono una piega ancora più caotica, abbondante di dettagli, facendo scontrare in un rigoglio di emozioni momenti di incanto e squarci di violenza purissima, assieme cerebrale e dolorosamente carnale. Nel frastagliato e stratificato impasto sonoro del gruppo non vi è quella scabrosità, quella ruvidezza che spesso dischi così dinamitardi tendono a offrire; al contrario, vi è stata premura nel dare una percettibile chiarezza a ogni singolo strumento, assecondandone l’armoniosità e l’autenticità del suono, garantendo luminosità e un retrogusto quasi leggero all’insieme. L’amara riflessività di alcuni andamenti, il loro cullarci in un grigiore quasi rassicurante, in crescendo strumentali inebrianti e destinati a una qualche imponderabile esplosione, rimanda a tratti al caposaldo dell’hardcore-punk moderno a firma Refused, “The Shape Of Punk To Come”, evocato in particolare nelle tracce più composite e dove il raccontarsi del trio prende una piega sofferta ma speranzosa; “Noah” potrebbe essere presa a simbolo dell’intero album, con i vocalizzi a inseguirsi disordinati, ansiogeni, all’interno di un palinsesto strumentale bagnato di post-rock e shoegaze. Ci si innalza a toni liberatori, sboccianti in un’estasi rasserenante, andando a ricordare nelle atmosfere anche quelle del post-black metal di dischi come “Sunbather” dei Deafheaven: ne è un buon esempio “Nympheas”, ma l’influenza riaffiora anche altrove, alimentando l’ambivalenza delle costruzioni melodiche, il loro essere tremendamente struggenti all’interno di terremoti ritmici sconquassanti.
Dal minimalismo alla grandeur, i Birds In Row compiono percorsi intriganti e ben poco schematici, partendo appunto da spunti lievi e spogli, per portarsi gradatamente a un intersecarsi di strumenti e voci di opulenza operistica, traslata in un contesto hardcore; sono i territori di “Trompe L’oeil” e della conclusiva “Secession”, capaci di accostarsi alle elaborazioni di più ampio respiro dei Converge, senza far disperdere la distintiva personalità della compagine transalpina. La necessità principale del terzetto rimane quella di sfogare, dettagliatamente e sinceramente, tutti i propri pensieri, tacendo nulla di quello che si prova: la concitazione, l’affanno, il lanciarsi in sfuriate dense e veementi, il ritrarsi in posizioni di difesa, il languire nell’ombra, sono rappresentazioni dell’avvicendarsi vorticoso di stati d’animo e sensazioni provate sulla propria pelle. La differenza, nell’esplicitare queste condizioni e renderle patrimonio di chi ascolta, è nella fantasia dei singoli e nelle modalità di interazione; i voli del basso in partiture possenti e svettanti dall’insieme, le camaleontiche stilettate delle linee di chitarra, mai così commuoventi, l’interpretazione vocale così nuda e variegata, concorrono a creare qualcosa di unico nel panorama hardcore contemporaneo. Nel caso dei Birds In Row istintività e ricercatezza vanno di pari passo e “Gris Klein”, ancora più degli album ed EP precedenti, posiziona saldamente questi ragazzi nell’élite di settore.

 

TRACKLIST

  1. Water Wings
  2. Daltonians
  3. Confettis
  4. Noah
  5. Cathedrals
  6. Nympheas
  7. Grisaille
  8. Trompe L'oeil
  9. Rodin
  10. Winter, Yet
  11. Secession
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