BISON B.C. – Dark Ages

Pubblicato il 11/05/2010 da
voto
8.0
  • Band: BISON B.C.
  • Durata: 00:46:47
  • Disponibile dal: 13/04/2010
  • Etichetta:
  • Metal Blade Records
  • Distributore: Audioglobe

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A meno di due anni dal precedente “Quiet Earth” tornano i canadesi Bison B.C. con il loro mix esplosivo di sludge e stoner mescolato a qualsiasi sottogenere metal. “Quiet Earth” era stato molto più che una piacevole sorpresa, con la sua sfrontatezza R&R miscelata all’impatto del metal a trecentosessanta gradi: i Mastodon più accessibili e gli High On Fire rimangono sempre i punti di riferimento più evidenti nella musica dei Bison anche se in questo secondo episodio è stata sviluppata in modo intelligente la vena progressiva che già si intravedeva nel debut. La varietà delle composizioni e la quantità di cambi di umore delle stesse rappresentano nuovamente un punto a favore dei Bison: preparatevi a tracce lunghe e complesse ma che non diventano mai cervellotiche od impenetrabili, e che anzi mantengono alto il livello di immediatezza con frequenti accelerazioni e riff semplici e trascinanti. Purtroppo a livello vocale si potrebbe fare qualcosa di più: le vocals del duo Gnarwell/And rappresentano un buon collante per le parti più aggressive ed immediate, anche se non riescono ad essere sufficientemente varie e alla lunga l’effetto filtrato costantemente applicato alla voce annoia un po’. Fortunatamente, a livello strumentale e di qualità delle composizioni, i Bison continuano a rimanere su livelli di assoluta eccellenza: la struggente intro di “Stressed Elephant”, la cangiante “Fear Cave”, l’assalto frontale di “Two-Day Booze” o l’elaborata e progressiva “Wendigo Pt. 3” non mostrano segni di cedimento tanto che dai suoi quarantasei minuti di durata “Dark Ages” scorre senza intoppi e, almeno musicalmente, si conferma come un piccolo passo avanti rispetto a “Quiet Earth”: c’è spazio anche per qualche tocco di classe come le toccanti chitarre acustiche poste in coda a “Stressed Elephant”, gli spiazzanti cori in “Two-Day Booze” o il drumming fantasioso e ricercato di Brad MacKinnon. I bisonti canadesi sono tornati: l’unico punto su cui si potrebbe recriminare è il minimo cambiamento avvenuto rispetto al debut, ma davanti a tanta bontà sonora bisogna per forza trovare il pelo nell’uovo? Se vi era piaciuto “Quiet Earth” buttatevi a pesce su questo nuovo parto di casa Bison… se non li avete ancora sentiti datevi da fare per colmare questa grave lacuna!

TRACKLIST

  1. Stressed Elephant
  2. Fear Cave
  3. Melody, This is for You
  4. Two-Day Booze
  5. Die of Devotion
  6. Take the Next Exit
  7. Wendigo Pt. 3 (Let Him Burn)
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