BLACK ANVIL – Time Insults The Mind 2009

Pubblicato il 18/11/2009 da
voto
7.5
  • Band: BLACK ANVIL
  • Durata: 00:36:00
  • Disponibile dal: 01/10/2009
  • Etichetta:
  • Relapse Records
  • Distributore: Masterpiece

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Per coloro i quali seguono la scena black statunitense, il nome dei Black Anvil non sarà completamente nuovo, dato che è già da un po’ che si parla di questi tre ragazzi di New York e del loro esordio “Time Insults The Mind”, uscito nel 2008 tramite Momunentum Records. Ed infatti, grazie al passaparola underground, l’album è arrivato tra le mani di qualche scout della Relapse che, cogliendo l’occasione al volo, ha ripubblicato il lavoro in maniera da dargli una distribuzione più che adeguata. Il terzetto di nomi che sta dietro al progetto Black Anvil è di quelli che non ti aspetteresti, dato che si tratta di Paul Delaney (qui ribattezzato solamente P), Ralph Glicken (nickname R) e Gary Bennett (G), ovvero tre dei membri degli ormai disciolti Kill Your Idols, notissima formazione di NYHC. I ragazzi, messe da parte le velleità punk, rientrano in pista con una musica altrettanto marcia ma con rari punti di contatto con il passato: i Black Anvil infatti sono dei veri e propri adoratori della scena proto-black di band quali Possessed e Celtic Frost (omaggiati anche con la bella cover di “Dethroned Emperor”), senza dimenticare la lezione dei Darkthrone ed un certo groove mutuato direttamente dagli Entombed, come esemplifica benissimo la lenta e mefitica “Deathsomnia”. Attenzione però, perché questo non vuol dire che il trio viva nel passato e si limiti a riproporre degli stilemi triti e ritriti come fanno in molti! Essendo musicisti intelligenti i nostri attualizzano a dovere le loro influenze, fino a creare qualcosa di estremamente personale e di assolutamente intrigante. I ritmi sui quali si muove preferibilmente la band sono quelli medi, con svariate incursioni nell’up tempo che però non incidono minimamente sulla pesantezza globale del sound. A questo proposito ascoltate i brani ritmicamente più sostenuti, ovvero le brevi “Release The Kraken” e “L.T.H.L.T.K.”: ebbene, sono due fucilate più affini al punk che al metal, un omaggio ai Discharge eseguite con il piglio dei Darkthrone. Per ciò che concerne il resto del lavoro, va segnalato un ottimo apporto delle sei corde,che sanno essere zanzarose quando occorre ma sanno anche variare il loro approccio, fino ad arrivare ai limiti dell’hard rock. Il songwriting andrebbe ulteriormente sgrezzato, dato che alcune situazioni tendono a ripetersi, ma è un peccato veniale, anche perché a tratti si intravedono delle potenzialità di contaminazione del sound veramente impressionanti per audacia, considerando che basilarmente si parla sempre e comunque di black metal. Accogliamo quindi con entusiasmo questa ristampa e ci auguriamo che i Black Anvil siano già al lavoro su del nuovo materiale che li proietterebbe ai vertici della scena black statunitense insieme a gente del calibro di Leviathan, Absu e Nachtmystium.

TRACKLIST

  1. Margin For Terror
  2. Ten Talons Deep
  3. Deathsomnia
  4. On This Day Death
  5. Release The Kraken
  6. And You Thought You Knew Pain!
  7. 777
  8. L.t.h.l.t.k.
  9. Dethroned Emperor
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