8.0
- Band: BLACK COUNTRY COMMUNION
- Durata: 1:02:00
- Disponibile dal: 22/09/2017
- Etichetta:
- Mascot Records
- Distributore: Edel
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In un matrimonio, apparentemente anche quello più solido, può accadere il verificarsi di un periodo di stanca, di disaffezione, di indifferenza che porta i coniugi a decidere di prendersi una pausa temporanea di riflessione. Spesso e volentieri il periodo di stop si rivela totalmente inutile, invece in alcuni casi accade il miracolo e la coppia torna più unita ed affiatata di prima. Artisticamente parlando quest’ultimo è il caso dei Black Country Communion, in pausa da alcuni anni a causa in primis dagli impegni del chitarrista Joe Bonamassa che hanno finito per inasprire i rapporti con Glenn Hughes, ‘the Voice of rock’. Ebbene, questi anni che la band ha passato sotto naftalina sono serviti eccome perché, risolti gli antichi rancori, oggi i Black Country Communion sono tornati con quello che probabilmente è il disco più completo e maturo della loro carriera. “BCCIV” si apre con “Collide”, un midtempo solido che unisce hard rock al tipico stile bluesy delle composizioni firmate Joe Bonamassa. Hughes al microfono come sempre fa scintille ed altrettanto di qualità Jason Bonham dietro le pelli diventa il motore del brano. Non ci stupiremmo se la più melodica “Over My Head” venisse fatta passare in radio grazie al suo ritornello catchy che entra subito in testa sin dal primo ascolto. Attenzione perché la band non si è imborghesita, nella parte finale del brano infatti Hughes inizia a spingere le sue corde vocali al massimo e Bonamassa ci incanta con un breve assolo di gran gusto. Il pezzo forte del disco, almeno per chi scrive, risponde al nome di “The Last Song From My Resting Place”, una canzone molto dolce e suggestiva in cui violini ed un pianoforte donano ancora più enfasi alle fantastiche melodie. Durante l’ascolto di questa lunga ballata torniamo con la mente negli anni Settanta, ma il sound molto fresco ed attuale del pezzo ci ricorda che non siamo di fronte ad una band nostalgica, semplicemente i nostri hanno dato il massimo nell’interpretare questo capolavoro. Con “Sway” si ritorna a pestare a suon di hard rock, mentre la successiva “The Cove” pare un tributo a Bonamassa solista, tanto che i riff possono ricordare “The Ballad Of John Henry”. Hughes dedica “Love Remains” al padre scomparso, in questa canzone troviamo forza, dolcezza ed un tocco struggente nel ritornello. “BCCIV” contiene brani uno più bello dell’altro, nessun riempitivo, nessun calo di intensità, tanto rock suonato con classe da musicisti che hanno contribuito a scrivere alcune tra le pagine più importanti della storia della nostra musica preferita. Un grande ritorno, un sodalizio di nuovo forte ed apparentemente indistruttibile che speriamo ci regali in futuro ancora tanti dischi di questo livello.