5.0
- Band: BLACK DEATH
- Durata: 00:46:01
- Disponibile dal: 01/01/2003
- Etichetta:
- ISO666 Releases
Spotify:
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Altra release per la greca ISO666, anche se stavolta la proposta musicale è abbastanza scadente. I Blackdeath sono una band composta soltanto dal duo Abysslooker e Para Bellum, e provengono dalla Russia. Cominciamo subito col dire che la produzione purtroppo penalizza non poco la band pur non essendo un fattore determinante ai fini del giudizio complessivo. La drum machine, costantemente a tutta velocità, è relegata in sottofondo portando inevitabilmente la resa sonora ad un livello monodimensionale. Il songwriting è tutto sommato scontato, ed è in perfetta sintonia con il monicker della band per quanto riguarda lo stile. La voce sembra un tentativo di imitare il buon Satyr ai tempi d’oro: una voce in primissimo piano, parlata più che cantata o gridata, una voce piena d’odio che scandisce lentamente le parole per sottolinearne l’enfasi. Peccato che Satyr resti Satyr, anche per quanto riguarda le parti cantate. Le canzoni hanno anche il torto di risultar lunghe e monotone anche quando, effettivamente, non durano poi troppi minuti. Non c’è eco della ‘tradizione’ black metal russa in questo cd, ed è un peccato perché di certo avrebbe aiutato la band ad essere un po’ più personale. Qua e là troviamo qualche buon riff di chitarra, ma in un album in cui solo le chitarre tengono in pratica il palco quel viene offerto è davvero poca cosa. La band russa non è brutale, perde il tocco atmosferico per via della natura stessa della produzione, i riff non sono né glaciali, né dirompenti né melodici; tutto è un continuo barcamenarsi tra una cosa già sentita ed una di dubbia qualità artistica. A dire il vero in giro c’è di peggio (MOLTO peggio!), ma il destino di questo cd sembra davvero segnato. Riesce difficile pensare a quale cerchia ristretta di adoratori del black metal questo cd possa andare a genio… forse ad un numero davvero misero. Un cd destinato a passare come acqua sotto i ponti. Guardare altrove.