7.0
- Band: BLACK FUNERAL
- Durata: 00:41:55
- Disponibile dal: 22/03/2010
- Etichetta:
- Behemoth Productions
- Distributore: Masterpiece
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I Black Funeral come non li avete mai sentiti. “Vukolak” è l’album più bestiale e notturno dell’intera carriera del famigerato duo black metal statunitense. Stavolta Michael W. Ford (Akhtya Nachttoter) e Marchozelos hanno creato un’opera oscura, sanguinaria ed innovativa. Il tema centrale della release, e che ne condiziona irrimediabilmente la natura, è quello del vampirismo. Nel metal, specialmente in quello estremo, più e famosi gruppi si sono cimentati con questo tema affascinante, ma mai la figura del vampiro è stata descritta in maniera così cruenta. I Cradle Of Filth qualche anno fa l’avevano presentata in maniera romantica e lussuriosa, negli stessi anni i Moonspell avevano dato a queste creature leggendarie una dimensione notturna e suadente condita da una certa aura di misticismo. Mai, o raramente e non con così tanta veemenza, una band extreme metal aveva dipinto con colori rosso sangue i discepoli di Dracul. Creature più simili a bestie istintive che a persone razionali, spietati assassini alla ricerca della loro fonte vitale: il sangue. Ecco dunque che questo album nero ed underground si tinge di rosso. Con i loro soliti limiti (su tutti una produzione davvero underground che ormai di rado si sente in giro anche nei demo dei gruppi esordienti), i Black Funeral sono riusciti a sfoderare una release black metal davvero cruenta e sanguinolenta, estrema per sound, forma e concetto come sempre più raramente si sente in giro. La Behemoth Prod. è sempre più orgogliosa di patrocinare questo bestiale duo black metal statunitense che non ha mai guardato alla forma, puntando sempre sulla sostanza di un black metal grezzo e putrido. I detrattori della scena black metal statunitense troveranno in “Vukolak” diversi spunti per confermare le loro tesi, ma nelle sue note è presente qualcosa di primordiale che difficilmente si ritrova in altre release. “Vukolak” è un album suonato in pratica dall’inizio alla fine, poche sono infatti le parti d’atmosfera create ad hoc con i synth, proprio perché l’album deve essere feroce, deve scatenare l’indole delle creature maledette in tutta la loro naturale ferocia. Dimenticate le caricature cinematografiche recenti della saga “Twilight”, qui sembra di essere stati catapultati nel medioevo nella Valacchia ai tempi di Vald Tepes. Il vampiro non conosce pietà o sentimenti umani, è una bestia scatenata che pensa solo a soddisfare la sua primaria necessità: la sete di sangue. Che poi i Black Funeral non siano dei compositori impeccabili e che le strutture di diversi brani lascino un po’ a desiderare, sono aspetti che nulla tolgono all’estremismo sonoro presente su questa release. Proprio questa, infatti, è la vera forza di “Vukolak”, essere bestiale e macchiato di sangue innocente. La furia scatenata dai Black Funeral si abbatterà anche su di voi.