7.0
- Band: BLACK PROPAGANDA
- Durata: 00:18:40
- Disponibile dal: 10/05/2024
- Etichetta:
- Nadir Music
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Sono trascorsi dieci anni dall’ultima release rilasciata dai Black Propaganda: era infatti il 2014 quando la thrash band piemontese pubblicava per la Nadir Music “Psychological Subjection”, abbandonando in un certo senso lo studio discografico in favore di un’intensa attività live che li portava a condividere il palco con band importanti quali Kreator, Sepultura, Annihilator e, più recentemente, con realtà del nostro paese come gli Hour Of Penance. Una strada on stage percorsa fino ad oggi, con una formazione parzialmente rinnovata e l’uscita di una prova sulla breve distanza, utile a rimettere in funzione i motori discografici, in vista magari di una futura produzione più articolata.
Assodata la presenza dei membri fondatori del gruppo, Jan Binetti alle sei corde ed Eric di Donato alla batteria, i Black Propaganda arrivano al qui presente EP “Modern Prometheus” con un nuovo bassista, Paolo Tabacchetti, e soprattutto un nuovo cantante, Riccardo Pirozzi, dal taglio vocale più ‘core’ ma altrettanto tagliente rispetto a chi presenziava dietro al microfono nei due lavori precedenti.
Ciò che invece è rimasto uguale a dieci anni fa, oltre alla Nadir Music, è la formula promulgata dal quartetto di Torino: thrash metal diretto e senza fronzoli, impostato sul mix aggressivo/melodico dei riff sparati dallo stesso Binetti, marchio di fabbrica dei Black Propaganda. Ricetta grondante old-school, rinfrescata, guarda caso, proprio da Pirozzi, abile a trovare la giusta coordinazione tra le linee della vecchia scuola impartita dal chitarrista. Ed il frutto di questa nuova collaborazione sono i quattro brani inseriti in “Modern Prometheus” tra i quali spicca “Holodomor”, classico pezzo diretto dalle tinte fortemente slayeriane, basato sulla carestia avvenuta in Ucraina tra il 1932 ed il 1933, in cui persero la vita diversi milioni di persone.
In attesa quindi di un nuovo full-length, iniziamo a tenere in allenamento la colonna vertebrale con questo breve ma intenso EP, ridando il bentornato ad un’altra realtà thrash del nostro paese tornata finalmente a pestare i pugni.