8.0
- Band: BLACK STAR RIDERS
- Durata: 00:53:24
- Disponibile dal: 23/05/2013
- Etichetta:
- Nuclear Blast
- Distributore: Warner Bros
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I Black Star Riders altro non sono che la reincarnazione dei Thin Lizzy di ultima generazione, quelli con Ricky Warwick alla voce e capitanati, ovviamente, da mr. Scott Gorham. Proprio il chitarrista, all’alba di questo progetto, ha più volte ribadito di aver voluto un nuovo monicker per poter sciogliere certi legami con la sua band madre che, ricordiamo, è orfana dal 1984 dello storico cantante/bassista Phill Lynott.
Ebbene, il buon Gorham ci ha raccontato un mucchio di balle! “All Hell Breaks Loose” sprigiona sonorità figlie dei Thin Lizzy da ogni singola nota. L’iniziale title track e la successiva “Bound For Glory” (scelta come primo singolo) lasciano senza fiato grazie alla loro fattura di altissimo livello: siamo di fronte a due brani di puro hard rock sanguigno, coinvolgente, energico e capace di sprigionare fortissime emozioni. La voce di Warwick si staglia calda e sovrana sui riff di Gorham e sul basso del potente Marco Mendoza, una certezza nello scandire le ritmiche. Uno dei brani più forti ed intensi di questo disco è “Kingdom Of The Lost”, squisito connubio tra rock e folk irlandese, un perfetto incrocio tra “Whiskey In The Jar” e “Black Rose”, pura magia degna dei migliori Thin Lizzy. L’ascolto prosegue tra brani veloci (“Bloodshoot”, “Valley Of The Stones”) ed episodi più allegri e scanzonati come “Someday Salvation”, ma l’impronta dei Black Star Riders rimane ancorata all’hard rock anni Settanta, rivestito e riattualizzato per poter essere competitivo anche nel nuovo millennio. Chiude le danze “Blues Ain’t Bad”, che con i suoi sei minuti di durata si rivela uno degli episodi più pesanti e forti del disco. Un disco come “All Hell Breaks Loose” mancava da tanto tempo, ogni brano possiede forza e personalità tale da essere facilmente ricordato dopo soltanto un paio di ascolti. I Black Star Riders hanno confezionato un piccolo capolavoro che farà la gioia sia dei “vecchi” nostalgici sia degli amanti del rock di ultima generazione. D’altro canto la musica bella non ha età. Questa volta è proprio vero, the boys are back… in town!