7.5
- Band: BLACK STONE CHERRY
- Durata: 00:48:37
- Disponibile dal: 31/05/2011
- Etichetta:
- Roadrunner Records
- Distributore: Warner Bros
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Si dice che il terzo album sia un appuntamento cruciale per una bandgiusto? Nelle stesse parole del gruppo “Questo è il culmine di tutti gli alti e bassi che la vita ti tira addosso”. Dopo essersi presentati alla grande e confermati successivamente con “Folklore and Superstition”, in questo “Between The Devil & The Deep Blue Sea” i Black Stone Cherry si levano la maglietta e danno alla luce quello che è in tuttaprobabilità l’album migliore della loro discografia, o almeno il piùcompleto. Oltre a sudare come dannati sugli strumenti, i ragazzi delKentucky riescono a continuare in maniera splendida il percorso cheunisce l’immediatezza e le magistrali linee vocali di Hinder eNickelback con il southern rock che viene dal cuore, riuscendo acatturare in modo essenziale le loro ottime performance live. L’opener“White Trash Millionaire”, che potrebbe essere tranquillamente unacanzone dei Buckcherry con Zakk Wylde alla sei corde, è biglietto davisita e singolo perfetto. “Such A Shame” dimostra come il gruppo nonrinunci affatto ai riff massicci, con un comparto lirico di tuttorispetto. “Let Me See You Shake” accende il redneck party vibe, eassieme a “Blame it on the Boom Boom” sorride maliziosamente alla DaisyDuke di turno, seppellendo quell’ombra adolescenziale che i BSC siportavano dietro nei dischi precedenti. “All I’m Dreamin Of” mostrainvece il loro lato più riflessivo, in una ballad elettrica, caldissima e vibrante. Un disco incredibilmente maturo, che mostra un songwritingaffinatissimo, riuscendo nel contempo a trasmettere molto, nella piùpura tradizione sudista. Uno dei migliori dischi hard rock di questo2011, per essere precisi.