BLACK VEIL BRIDES – Black Veil Brides IV

Pubblicato il 11/11/2014 da
voto
7.0
  • Band: BLACK VEIL BRIDES
  • Durata: 00:43:52
  • Disponibile dal: 31/10/2014
  • Etichetta:
  • Lava Records
  • Distributore: Universal

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Piccoli Avenged Sevenfold crescono. Con le dovute proporzioni, la carriera dei Black Veil Brides sembra fin qui ricalcare in toto quella degli A7X: dal debutto in ‘in sordina’ con un sound ancora acerbo-core (“We Stitch These Wounds”), alla svolta commerciale del secondo album (“Set The World On Fire”), fino alla consacrazione con il disco della maturità (“Wretched and Divine: The Story of the Wild Ones”), magniloquente nella sua epicità, e ormai definitivamente sbilanciato verso l’hard-rock. Se a ciò aggiungiamo un quarto full-length auto-intitolato e decisamente più diretto del suo predecessore, ecco completato un gioco delle analogie che, vista la piega non proprio felice – tanto dal punto di vista personale quanto da quello musicale – intrapresa da Mr. Shadows e soci, speriamo si fermi qui. Tornando al disco, riposti violini e tastiere in soffitta, i Nostri partono subito a mille con “Heart On Fire”, opener inflazionata a partire dal titolo – qualche defender particolarmente coraggioso, se mai fosse arrivate a leggere fino a qui, ricorderà l’omonima canzone degli Hammerfall -, ma comunque efficace come primo singolo, rappresentando l’anima più ‘anthemica’ del platter, sulla falsariga dei Trivium di “The Crusade”. Lo stesso stile caratterizza pezzi come “World Of Sacrifice”, “Last Rites” o “Drag Me To The Grave”, mentre l’anima più epica dei Nostri, parente stretta degli A7X di metà carriera, trova sfogo nel secondo singolo,”Goodbye Agony”, e nelle tracce più articolate come “Faithless”, “Walk Away” e “Crown Of Thorns”. Se a tutto ciò aggiungiamo lo zampino di quel vecchio volpone di Bob Rock in cabina di regia, ecco spiegata la genesi di un disco che, pur senza l’effetto sorpresa e la freschezza del suo predecessore, riesce a confermare i Black Veil Brides nell’empireo delle band ‘modern vintage’. Un piccolo passo indietro ma, come ormai avete capito chi prima di loro, anche i nuovi Tokyo Hotel – come li ha affettuosamente soprannominati la comunità metallica -, cadono in piedi.

TRACKLIST

  1. Heart of Fire
  2. Faithless
  3. Devil in the Mirror
  4. Goodbye Agony
  5. World of Sacrifice
  6. Last Rites
  7. Stolen Omen
  8. Walk Away
  9. Drag Me to the Grave
  10. Shattered God
  11. Crown of Thorns
6 commenti
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