6.0
- Band: BLACKGUARD
- Durata: 00:40:26
- Disponibile dal: 20/03/2009
- Etichetta:
- Nuclear Blast
- Distributore: Audioglobe
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Negli ultimi anni le band che propongono pagan/folk metal o pseudo tale si sono moltiplicate come funghi, arrivando addirittura a sovraffollare la scena. I Blackguard sono l’ennesima che va ad allungare la lunga lista degli aspiranti ad un posto di rilievo in questo fertile settore della musica heavy. Il sestetto non arriva dalla scandinavia, come sarebbe lecito presupporre, ma sbarca in Europa dal Canada vincendo il Nuclear Blast MySpace Band Contest del 2008 e firmando proprio per la stessa casa discografica tedesca. Nonostante le grandi lodi con le quali il giovane gruppo viene presentato, non si può fare a meno di notare già ai primi ascolti come la proposta musicale contenuta in questo “Profugus Mortis”, non sia nulla di particolarmente innovativo o qualitativamente pregiato. La mistura tra cantato in scream/growl di matrice black o death melodico e le ritmiche del power metal, da cui vengono prese anche le melodie e alcuni arrangiamenti sinfonici, ricorda molto i coleghi scandinavi Children Of Bodom e Wintersun, con una spruzzata di folk che li avvicina a Ensiferum, Equilibrium e Turisas. I ragazzi sono tecnicamente ben preparati e abili nell’eseguire, almeno su disco, le ritmiche serratissime a tratti vicine ai funambolici Dragonforce e i diversi stacchi presenti nei brani. Quello che pesa sul giudizio finale è più che altro l’omogeneità di questo lavoro. La somiglianza tra i vari brani, accentuata anche da una produzione troppo uniforme, alla lunga stanca e mina la longevità del disco. Vi basterà ascoltare la tiratissima “This Round’s On Me” o la più ispirata “The Sword” per avere una panoramica pressoché complessiva del sound dei Blackguard. Bravini dunque, considerando anche il l’età, ma non per questo particolarmente interessanti.