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- Band: BLACKMORE'S NIGHT
- Durata:
- Disponibile dal: //2001
- Distributore: Audioglobe
Ritchie Blackmore è uno dei padri dell’Hard Rock mondiale. Insieme a Deep Purple e Rainbow ha dato alla luce canzoni diventate immortali nel firmamento musicale. Da qualche anno però, Blackmore si è allontanato dal sound rock in senso stretto, concentrando la sua vena creativa sulla musica celtica e medievale. “Fires At Midnight” è il terzo album in studio dei Blackmore’s Night, band in cui il chitarrista inglese è affiancato da Candice Night, sua consorte nonchè cantante dalla voce dolce e suadente, capace di intonare canti di tempi ormai andati. A parte la parentesi di “The Times They Are A Changing”, cover di un altro grande menestrello, Bob Dylan, in cui gli unici contatti con i nostri tempi sono la chitarra elettrica e la batteria ( strumenti usati in quantità maggiore rispetto al passato), la maggior parte dell’album è suonato con strumenti acustici e medievali.
Nonostante queste venatuere rock, la proposta musicale si incentra su ballate medievali e composizioni che prendono diversi spunti dalla musica celtica, le differenze rispetto alle due precedenti opere della band sono minime, infatti l’alchimia delle composizioni di Blackmore punta soprattutto sulle emozioni suscitate nell’ascoltatore, che non potrà far altro che trovarsi catapultato in un’era piena di quella magia che lo sviluppo della civiltà ha irreversibilmente corrotto. Non ci sono canzoni più rappresentative di altre, da “Written In The Stars” a “Again Someday” il pathos non subisce particolari sbalzi, mentre Canice Night ci racconta le sue fiabe aggraziate da una produzione capace valorizzare i brani nella loro globalità. Chi usualmente storce il naso davanti a brani calmi, acustici e dolci probabilmente non adorerà al primo ascolto questo “Fires At Midnight”, mentre per i più romantici…che aspettate a procurarvelo?