7.5
- Band: BLAZE BAYLEY
- Durata: 00:44:08
- Disponibile dal: 23/02/2024
- Etichetta:
- Blaze Bayley Recordings
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Vi siete mai chiesti quale superpotere vorreste avere? Invisibilità? Teletrasporto? Psicometria? Trasformazione? Ora, senza scomodare i grandi nomi della Marvel, della DC o chi per esse, se potessimo avere anche solo un briciolo della caparbietà di Mr. Blaze Bayley, sarebbe già un buon punto di partenza. Emblema assoluto di tenacia e perseveranza, l’artista britannico, sessantun anni il prossimo 29 maggio, è di nuovo tra noi al termine dell’ennesima prova superata.
Nel marzo del 2023, infatti, si è dovuto sottoporre ad un intervento chirurgico in seguito ad un infarto, costringendolo inevitabilmente a cancellare qualsiasi tipo di attività live e non. Uno stop protrattosi fino allo scorso ottobre, con il ritorno sulle scene e la divulgazione dei primi dettagli circa il nuovo album. Disco che, in realtà, era già pronto da diversi mesi: due giorni prima del tragico evento, le registrazioni di “Circle Of Stone” erano di fatto completate, ma, per forze di cose, la pubblicazione è stata posticipata in attesa che Blaze si riprendesse totalmente.
Vi è tuttavia uno strano segno del destino che contraddistingue la prima parte di questo ennesimo capitolo discografico firmato dal cantante inglese, quasi ad anticipare gli eventi che sarebbero avvenuti. Dall’opener “Mind Reader” a “The Broken Man” si parla della fragilità umana, di resilienza, di coraggio, di gratitudine. Vi è un invito di fondo a credere in sé stessi, a sopravvivere ai colpi, alle sconfitte e alle delusioni della vita, tornando più forti di prima. Un messaggio premonitore, verrebbe da dire, che acquista ancor più vigore conoscendo la persona che sta dietro a queste canzoni. Un uomo, Blaze, in grado di rialzarsi ogni volta e di regalarci talvolta album davvero notevoli, come lo è “Circle Of Stone”.
Dodici pezzi, divisi in due blocchi: sei brani, come detto, più personali ed introspettivi, altri sei (introdotti dalla strumentale “The Call Of The Ancestors”) che si riuniscono intorno ad un mini-concept legato a coloro che ci hanno preceduto, purtroppo dimenticati, a causa del nostro egoismo e all’ossessione materialista. Da qui il ‘circle of stone’, alla ricerca del portale mistico, dell’altruismo e del coraggio necessario per riportare in vita il ricordo dei nostri antenati. Protagonista assoluto è proprio Bayley, autore di una prova vocale possente e toccante, in un viaggio tra stacchi poderosi di heavy roccioso (“Rage” e “The Year Beyond This Year”), episodi carichi di folklore (la title-track), marce epiche (“A Day Of Reckoning”, il pezzo migliore dell’album), sferzate DOC di NWOBHM (“The Path Of The Righteous Man”) e brani ricchi di intimità (la conclusiva “Until We Meet Again”). Una prestazione che conferma nuovamente le qualità di un cantante fin troppo bistrattato, con quell’etichetta ‘maideniana’ fastidiosamente appiccicata sulla schiena, assieme a un confronto, per giunta così attuale, con la voce ufficiale della Vergine di Ferro. Ma mai come questa volta diamo a Blaze ciò che è di Blaze: “Circle Of Stone”, a parte alcuni debolezze (“Mind Reader” e “Absence”), è un disco che ascolterete più volte, proprio per la sua carica emotiva e corroborante. Sensazioni trasmesse da Bayley, in collaborazione con i musicisti che lo hanno accompagnato in questa nuova avventura: dagli assodati membri dell’heavy metal band di Manchester Absolva (Chris Appleton alla chitarra solista, Luke Appleton alla chitarra elettrica, Martin McNee alla batteria, Karl Schramm al basso), alla voce di Niklas Stalvind (Wolf), ospite in “Circle of Stone” e “A Day of Reckoning”; dalla violinista olandese Anna Bakker alla cantante Tammy-Rae Bois, il cui tono alla Anneke van Giersbergen ha accompagnato Blaze nel tratto finale dell’album.
Entriamo quindi nel cerchio magico e lasciamoci trasportare dalla passione unica e genuina di Mr. Bayley.