BLAZE BAYLEY – The Man Who Would Not Die

Pubblicato il 29/07/2008 da
voto
7.5
  • Band: BLAZE BAYLEY
  • Durata: 01:02:00
  • Disponibile dal: 07/07/2008

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Non sappiamo quanto ci sia di autobiografico nel titolo di questo album, ma l’idea che Blaze Bayley dà di sé stesso è proprio questa: un uomo che non vorrebbe morire, quantomeno dal punto di vista artistico. Il singer inglese dimostra con questa release di avere talento da vendere, ma soprattutto di possedere un carattere combattivo e deciso, pronto a rialzarsi dopo qualsiasi evento negativo; in effetti negli ultimi anni il buon Bayley non se l’è passata proprio bene: dopo l’allontanamento dai Maiden e le relative pesanti critiche di fans e stampa specializzata, è giunto lo split collettivo della sua precedente band. Eventi che avrebbero abbattuto un bisonte, ma che non hanno scalfito minimamente la vena artistica del nostro Blaze; infatti gli album realizzati nel periodo post-Maiden non hanno nulla da invidiare a quelli presentati da tanti illustri colleghi: lavori di sicuro valore, certamente non dei capolavori, ma senza ombra di dubbio release caratterizzate da un buon heavy metal, salvo essere scartate a priori forse proprio a causa di quell’esperienza negativa targata Iron Maiden che ha segnato per sempre la carriera del singer inglese, il quale ha spesso pagato colpe non sue. Ora, a quattro anni di distanza dal buon “Blood And Belief”, eccolo ritornare sul mercato discografico con alle spalle una band nuova di zecca e di tutto rispetto, ma soprattutto con il suo miglior lavoro di sempre: “The Man Who Would Not Die” infatti rappresenta a nostro avviso una perla di assoluto valore nella discografia del singer di Birmingham. L’inizio è al fulmicotone, con la title-track seguita dall’ottima “Blackmailer” a dettare le coordinate stilistiche su cui viaggerà quasi interamente la release; due pezzi che ricordano il sound del periodo Iron Maiden, opportunamente elaborato e condito da riff veloci e al tempo stesso potenti. Si prosegue su questa falsa riga variando leggermente la proposta a favore di song ora più immediate (“Samurai”), ora più dirette e veloci (“Robot”), oppure più elaborate come “Smile Back At Death” e “Voices From The Past”. C’è anche spazio per una semi-ballad di grande valore come “At The End Of The Day”, ma già con la successiva “Waiting For My Life To Begin” si torna a correre secondo il registro imposto dalla release; difficile trovare un brano al di sopra degli altri, questo è un album che ci regala oltre un’ora di grande heavy metal, che si apprezza di ascolto in ascolto. Complimenti a Blaze Bayley, che senza ombra di dubbio è the man who would not die.

TRACKLIST

  1. The Man Who Would Not Die
  2. Blackmailer
  3. Smile Back At Death
  4. While You Were Gone
  5. Samurai
  6. A Crack In The System
  7. Robot
  8. At The End Of The Day
  9. Waiting For My Life To Begin
  10. Voices From The Past
  11. The Truth Is One
  12. Serpent Hearted Man
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