8.0
- Band: BLAZE
- Durata: 00:51:27
- Disponibile dal: 26/04/2004
- Etichetta:
- SPV Records
- Distributore: Audioglobe
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La maggior parte dei metal fan ricorda e/o conosce, purtroppo, Blaze Bailey come la voce inadeguata dei due meno riusciti dischi degli Iron Maiden, “Virtual XI” e “The X Factor”. L’aver fatto parte della metal band più famosa del globo ha rappresentato per Blaze un’arma a doppio taglio: se da una parte la sua permanenza nella Vergine Di Ferro gli è stata d’aiuto per farsi conoscere da tutti gli amanti della musica dura, dall’altra è stato messo in continua difficoltà dall’inevitabile paragone con Bruce “The Voice” Dickinson. Con il ritorno del figliol prodigo Bruce alla corte di Steve Harris i più superficiali non avranno sicuramente seguito la nuova carriera del nostro, mentre i più attenti avranno già avuto occasione di apprezzarlo con i suoi due precedenti lavori “Silicon Messiah” e “The Tenth Dimension”. Da quando Blaze ha dato vita alla sua band, è riuscito a segnalarsi come un bravo singer e songwriter, grazie ad una musica costruita apposta per la sua voce, completamente differente da quella degi Iron, per la quale era sicuramente non proprio adatta. “Blood & Belief” è un disco in cui l’heavy classico si fonde alla perfezione con una produzione piuttosto moderna (affidata ad Andy Sneap, già al lavoro coi Nevermore), e il tutto suona in maniera estremamente naturale. Molto importante per l’economia del sound, è il ruolo svolto dai due fidi chitarristi di Blaze Slater e Wray che fanno subito centro con il riff monolitico ed oscuro di “Alive” suggellato da un ipnotico chorus, e con la trascinante “Ten Seconds”, aperta da un pregevole fraseggio di chitarra. “Blood And Belief” è sapientemente giocata tra parti heavy ed altre più morbide, mentre “Life And Death” vede Blaze impersonare il ruolo di cantastorie. “Tearing Myself To Pieces” è un bellissimo pezzo autobiografico (come praticamente tutto il disco, incentrato a livello di testi sui recenti problemi che Blaze ha dovuto affrontare per uscire dall’alcoolismo) dalle sfaccettature doomy e dall’andamento sofferente. “Hollow Head” è un ottimo esempio col quale la band mostra come vada suonato il metal di oggi, al contrario le seguenti “Will To Win” e “Regret” pescano dalla NWOBHM. “The Path & The Way” è un heavy roccioso alleggerito da perfette melodie e “Soundtrack Of My Life” chiude il disco in un crescendo di musica ed emozioni. “Blood & Belief” è a tutti gli effetti il miglior disco di Blaze; un disco maturo, suonato e cantato col cuore. Continuare ad ignorarlo sarebbe un delitto.