7.0
- Band: BLEED FROM WITHIN
- Durata: 00:42:10
- Disponibile dal: 29/05/2020
- Etichetta:
- Century Media Records
- Distributore: Sony
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La battuta d’arresto successiva ad “Uprising” è stata potenzialmente il colpo definitivo alla carriera dei Bleed From Within, che con uno stop di tre anni (dal 2015 al 2018) si son visti affievolire la possibilità di salire negli alti ranghi del metalcore melodico, casa degli immortali Killswitch Engage, As I Lay Dying e compagnia dal ritornello facile. Questo “Fracture” riprende il discorso intrapreso dal precedente “Era” (2018), e ce la mette davvero tutta per mettersi in luce, a cominciare dagli storici punti di forza, ovvero la movimentata sezione ritmica – con il solito ispirato Ali Richardson – e quel riffing tecnico che tanto ben ricorda i Lamb Of God. Negli intenti del gruppo c’è una svolta più che altro psicologica, un voltare pagina per andare a trattare temi più edificanti sotto un’inedita positività che coinvolge le liriche e i ritornelli melodici infusi di speranza. Per fortuna l’energia non manca mai, come mette ben in chiaro l’eccellente opener “End Of All We Know” e come riprende più avanti la dinamica “Fall Away”. Sarà per il manifesto, sarà per la produzione scintillante e fighetta dell’ex Periphery Adam ‘Nolly’ Getgood, sarà anche per la ricerca dei ritornelli da arena in “Pathfinder”, “Fracture” e “Ascend”, fatto sta che in più passaggi ritroviamo i Bleed From Within in quella compostezza tipica dei Trivium quando ci piacerebbe ascoltarli sempre in quelle componenti viscerali che ricordano i colleghi scalmanati Cancer Bats e While She Sleeps. “Fracture” non sarà ricordato per rivoluzionare un genere che ha trovato la formula immortale, e nemmeno per essere particolarmente avventuroso. Probabilmente non permetterà nemmeno agli scozzesi di agguantare il tanto elusivo ‘salto di livello’. Ma attenzione: siamo davanti a una band dotata di smalto, che in “Fracture” propone dieci pezzi impeccabili che faranno la felicità degli innumerevoli appassionati di groove e metalcore melodico. Tanto basta per distanziare centinaia di band che seguono la corrente.