6.5
- Band: BLEED FROM WITHIN
- Durata: 00:35:27
- Disponibile dal: 27/07/2009
- Etichetta:
- Rising Records
- Distributore: Audioglobe
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Anche se non sempre assemblati in maniera personale, di elementi gradevoli nella proposta dei death-thrashers scozzesi Bleed From Within se ne trovano abbastanza. Si fanno notare per prime le linee vocali, che, pur essendo spesso fondate su una continua alternanza growling/screaming presa totalmente in prestito dai The Black Dahlia Murder, convincono per efficacia e varietà, offrendo di tanto in tanto anche soluzioni più “orecchiabili”, pur rimanendo sempre ben lontane da tonalità propriamente pulite. Più o meno allo stesso modo si fa apprezzare il riffing, ben affilato e dinamico, pur nell’ambito di soluzioni scandinave certamente non nuove. Il gruppo, giovanissimo e qui al debutto, rientra in quella schiera di band che, partite da basi metal-core, hanno via via indurito il loro stile, arrivando a proporre un sound con numerosi punti di contatto con la vecchia scena swedish death-thrash degli anni ’90. Un mezzo revival che riesce comunque a restare ancorato al presente per via di un utilizzo saltuario ma incisivo di rallentamenti groovy e stoppati e di una produzione pulita che esalta soprattutto il lavoro di batteria. Insomma, probabile che i nostri, a livello di sound, si sentano più vicini a gente come i suddetti The Black Dahlia Murder o agli Ignominious Incarceration che agli At The Gates, nonostante questi ultimi siano indubbiamente i veri padri di certe sonorità. In ogni caso, pur nei limiti di formule già sperimentate, i Bleed From Within si muovono bene, rivelando buon gusto e una certa ispirazione in sede di songwriting.