BLEED FROM WITHIN – Zenith

Pubblicato il 08/04/2025 da
voto
8.0
  • Band: BLEED FROM WITHIN
  • Durata: 00:47:12
  • Disponibile dal: 04/04/2025
  • Etichetta:
  • Nuclear Blast

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Gli scozzesi Bleed From Within sono una di quelle band che ha costruito la propria carriera con fatica e dedizione, un pezzo alla volta, basando la propria credibilità su intense esibizioni live e un percorso artistico segnato da un’evoluzione graduale, capace di generare cambiamenti sensibili senza però strappi che potessero allontanare la propria fanbase.
Li abbiamo seguiti dagli esordi deathcore passando per la transizione groove/metalcore à la Lamb Of God, fino al recente “Shrine” che giocava la ‘carta Parkway Drive’ virando verso un sound potente e semplificato, lo stesso che ha fatto degli australiani quella mostruosa macchina da live sulle orme dei Rammstein.
Il settimo disco in studio dei nostri, “Zenith”, prosegue sullo stesso sentiero e punta tutto in quella direzione, con veemenza e, per fortuna, un minimo di personalità ed ambizione. Cancellate dalla memoria arrangiamenti complessi, rifferia tecnica, intro lunghe e momenti oscuri e atmosferici: il nuovo corso è diretto, semplificato e immediato, un blend di metalcore, groove metal e melo-death che incorpora voci melodiche, passaggi tranquilli, canti operistici, archi sottili, beat digitali e arpeggi di chitarra acustica.
Brani come “Violent Nature” e “God Complex” puntano tutto sull’immediata assimilazione, con un impatto contagioso studiato per un ascoltatore casuale negli sterminati festival a cui puntano gli scozzesi. Nell’espandere i propri orizzonti almeno si cerca almeno di farlo con passo originale, senza seguire come tutti il percorso tracciato dai Bring Me The Horizon: sono benvenuti quindi gli inserti di cornamuse di “In Place Of Your Halo”, così come le ammalianti voci femminili di “Zenith”.
Per la prima volta in assoluto, inoltre, troviamo degli ospiti: Brann Dailor dei Mastodon è di sicuro il più inatteso, regalando la migliore personificazione possibile di Howard Jones dei Killswitch Engage nella sinfonica ed epica “Immortal Desire”. Più canonico l’apporto di Josh Middleton dei Sylosis, che gioca in casa nel cadenzato metalcore di “Hands of Sin”.
Forse il finale “Edge of Infinity” pecca per un’eccessiva ricerca di pathos, ma nel complesso “Zenith”, con la sua magnitudine, la sua fiducia e i tocchi creativi, potrebbe facilmente essere quel disco di rottura che consegnerà la band di Glasgow al mainstream consentendo il salto verso il grande pubblico: servirà solo una grande hit, tra le diverse potenziali candidate in questo album, per garantire ai Bleed From Within una nuova dimensione.

TRACKLIST

  1. Violent Nature
  2. In Place Of Your Halo
  3. Zenith
  4. God Complex
  5. A Hope In Hell
  6. Dying Sun
  7. Immortal Desire (ft. Brann Dailor)
  8. Chained To Hate
  9. Known By No Name
  10. Hands Of Sin (ft. Josh Middleton)
  11. 11. Edge Of Infinity
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