6.5
- Band: BLEEDING GODS
- Durata: 00:42:37
- Disponibile dal: 23/02/2015
- Etichetta:
- Punishment 18 Records
- Distributore: Andromeda
Spotify:
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La label nostrana Punishment 18, etichetta sempre molto attiva, specie nell’underground estremo italico, ha messo occhi e orecchie su questo combo olandese che debutta nel 2015 con un disco che ha tutte le carte in regola per stuzzicare gli appassionati di un certo tipo di death metal. La band nasce nel 2012, quando l’ex chitarrista degli Houwitser, Ramon Ploeg, decide di buttare giù qualche idea e di cercare alcuni membri per fondare una band per suonare un death metal ricco di groove e influenze thrash, non eccessivamente tecnico ma piuttosto basato sull’impatto, sulla rocciosità e la cadenza dei brani, un po’ come accade in certi episodi degli ultimi Vader. Ebbene, arruolati alcuni volti più o meno noti della scena death metal olandese come l’ex Sinister Edwin van den Eeden dietro alle pelli ed Erwin Harreman dei Supreme Pain alla chitarra, Ramon e soci danno prima alle stampe un EP nel 2013 e poi si accasano appunto alla Punishment 18, dove debuttano con questo “Shepherd Of Souls”. Musicalmente il disco è chiaramente ben suonato, che non sia stato composto da principianti è lampante sin dai primi ascolti, mentre la produzione è molto valida e indubbiamente contribuisce a donare ulteriore potenza ai brani. Dal punto di vista compositivo qualche critica ci sentiamo di muoverla se non altro per la poca varietà e per la prevedibilità dei brani, i quali alla fine risultano tutti bene o male abbastanza simili tra di loro, tra un’apertura un po’ maestosa alla Nile, uno stop and go, un assolo slayeriano e un rallentamento cadenzato (alla Vader, come si diceva). Non amano complicarsi la vita, i Bleeding Gods, e in tutta sincerità questo aspetto può tranquillamente assumere pure dei connotati positivi, specie in un momento in cui chi suona death metal oggi sembra volerlo fare solo per dimostrare quanto è bravo ad andare veloce e a complicare le cose. Quindi, se siete amanti delle sonorità sopra descritte, fatevi avanti tranquillamente, “Shepherd Of Souls” sarà pane per i vostri denti.