BLIND GUARDIAN – At The Edge Of Time

Pubblicato il 13/07/2010 da
voto
7.5
  • Band: BLIND GUARDIAN
  • Durata: 01:01:18
  • Disponibile dal: 30/07/2010
  • Etichetta:
  • Nuclear Blast
  • Distributore: Warner Bros

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Con più di vent’anni di carriera e con otto album all’attivo i Blind Guardian sono oggi una delle classic-power metal band più seguite ed apprezzate al mondo. Un successo più che meritato e raggiunto un po’ alla volta con dischi eccezionali quali “Tales From The Twilight World”, “Somewhere Far Beyond”, “Imaginations From The Other Side” e “Nightfall In Middle Earth”, album a cui oggi comunemente si riconduce il tipico Blind Guardian sound. Le ultime due uscite, “A Night At The Opera” e “A Twist In The Myth” avevano invece diviso i fan della band, in quanto spostavano le coordinate stilistiche del gruppo su scelte più sperimentali, indice per altro di una apprezzabile voglia di evoluzione. Non arrivarono a toccare i livelli di eccellenza delle precedenti pubblicazioni ma quei due album erano ad ogni modo specchio di una band coraggiosa e contenevano comunque diversi ottimi brani. Eccoci dunque al presente, con i mastermind Hansi Kursch e Andrè Olbrich attesi al varco con pubblicazione del nuovissimo “At The Edge Of Time”. La primissima impressione che questo lavoro lascia, è quella di una sorta di riassunto di tutta la carriera della band tedesca. Sull’album, già da noi dettagliatamente descritto traccia per traccia, troviamo infatti di tutto: dal brano vecchio stile a quello sperimentale, fino al lento e al pezzo sinfonico. Anche dal punto di vista qualitativo ci troviamo di fronte ad un disco piuttosto disomogeneo e la cosa curiosa è che i due aspetti spesso sembrano andare di pari passo. Laddove i Blind mettono sul tavolo carte nuove come nel caso di “Sacred Worlds” e “Wheel Of Time” il risultato è decisamente esaltante. Le due tracce sono infatti le più epiche, complesse, pompose e varie del disco, realizzate col supporto dell’orchestra di Praga e relativo coro, e valorizzate da suoni ottimamente curati dal produttore Charlie Bauerfeind. Una moltitudine di arrangiamenti e influenze che pescano in certi casi anche dal periodo “Nightfall” e “Imaginations”, perfettamente amalgamati in un sound ricco che lascia molto ben sperare per la futura pubblicazione del progetto orchestrale a cui la band lavora ormai da anni. Troviamo poi quegli episodi dove il gruppo rivisita i suoi anni d’oro, tornando finalmente alla carica con brani tirati e aggressivi. Anche in questo caso la qualità è ottima e ben rappresentata da brani adrenalinici, diretti, aggressivi e coinvolgenti come “Ride Into Obsession” e il singolo “A Voice In The Dark”, pezzi power-speed metal che non faranno fatica ad entrare nel cuore dei fan di vecchia data. Anche i due lenti dal taglio medievaleggiante presenti in tracklist, “Curse My Name” e “War Of Thrones”, grazie a melodie catchy e linee vocali immediate, riescono a convincere pienamente pur non impressionando quanto le vecchie “The Bard Song” o “A Past And Future Secret”. Appena sufficiente invece “Tanelorn (Into The Void)”, altro brano parecchio tirato e dallo stile piuttosto retrospettivo ma non esaltante come ritornello, mentre decisamente migliore la semi-sperimentale “Road Of No Release”, una sorta di ponte tra i Blind Guardian pre e post-”Nightfall”. Le  uniche note negative arrivano invece laddove i quattro bardi si addentrano in intricati territori sperimentali già esplorati nel loro recente passato. Parliamo di “Valkyries” e “Control The Divine”, brani dal taglio quasi progressive, con strutture poco accessibili e ritornelli del tutto privi di presa. Sebbene non sia facile captarne tutte le sfaccettature, i due episodi  faticano a crescere e convincere anche dopo più ascolti. “At The Edge Of Time” è dunque complessivamente un buon album la cui valutazione finale non può però prescindere dai succitati capolavori degli anni novanta, nei quali è un’impresa trovare anche solo un pezzo debole. Un disco che ad ogni modo piacerà ai fan tradizionalisti più dei due precedenti e che, grazie a diversi episodi di alto livello, è in  grado di mettere ancora una volta in evidenza l’ispirata vena creativa dei suoi compositori.

TRACKLIST

  1. Sacred Worlds
  2. Tanelorn (Into The Void)
  3. Road Of No Release
  4. Ride Into Obsesion
  5. Curse My Name
  6. Valkyries
  7. Control The Divine
  8. War Of Thrones (Piano Version)
  9. A Voice In The Dark
  10. Wheel Of Time
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