BLIND GUARDIAN – Fly

Pubblicato il 07/03/2006 da
voto
7.0
  • Band: BLIND GUARDIAN
  • Durata: 00:12:38
  • Disponibile dal: 07/03/2006
  • Etichetta:
  • Nuclear Blast
  • Distributore: Audioglobe

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Dopo la pubblicazione di un doppio live e di un DVD, è tempo per i Blind Guardian di tornare sul mercato con del nuovo materiale inedito. L’attesa per il nuovo album dei Bardi è indubbiamente elevata: da una parte c’è la naturale curiosità nei confronti dell’operato di una delle band più intriganti del panorama power metal, senza contare la curiosità di sentire all’opera Frederik Ehmke, chiamato al difficile compito di sostituire un batterista del calibro di Thomen Stauch (ora nei Savage Circus). Infine, cosa più importante, c’è la curiosità di sentire cosa avrebbero creato i Blind Guardian dopo il controverso “A Night At The Opera”. Per ingannare l’attesa dei fan, dunque, la band lancia sul mercato un singolo apripista, che potrebbe far luce, almeno in parte, sulla prossima direzione artistica del quartetto. Ebbene, a quanto pare i Blind Guardian ce l’hanno fatta ancora una volta, componendo una canzone che, pur rimanendo perfettamente riconoscibile nel loro stile, mostra nuove e inaspettate soluzioni. La band sembra aver imparato dagli errori di “A Night At The Opera” e corregge il tiro: le orchestrazioni e gli arrangiamenti si fanno meno pomposi, lasciando un maggiore respiro al brano, che riesce così ad essere melodico e catchy, pur senza rinunciare ad una struttura complessa. Anche i suoni si fanno più moderni, con sonorità più americane (non vi preoccupate, niente a che vedere con il nu-metal!), che in certi passaggi ricordano i Queensryche. Il risultato finale colpisce nel segno, riuscendo nel difficile compito di continuare a rinnovarsi, mischiando stili ed influenze (da Mike Oldfield fino ai Queen), senza per questo abbandonare le proprie radici. La prova dei musicisti è, come sempre, maiuscola, anche se si sente parecchio l’assenza di Thomen: il nuovo acquisto, infatti, pur essendo molto preparato, si limita a svolgere diligentemente il suo compito, senza particolari spunti. Gli altri due brani del singolo, invece, non colpiscono più di tanto, riducendosi a semplici riempitivi per renderlo più appetibile ai collezionisti. Il primo, “Skalds And Shadows” è una classica ballata medievale, giocata sulle chitarre acustiche e sul flauto (suonato dal batterista). Pur non essendo pessimo, il brano scorre in maniera abbastanza anonima, ben lontano dai livelli di una “A Past And Future Secret” o di una “Harvester Of Sorrow”, senza scomodare l’immortale “The Bard’s Song (In The Forest)”. Il secondo pezzo, invece, è una cover di “In A Gadda Da Vida” degli Iron Butterfly, opportunamente metallizzata e accorciata. Anche in questo caso l’ascolto scorre senza lasciare il segno, dato che il pezzo, spogliato di tutta la sua carica psichedelica, perde gran parte del suo fascino, finendo per essere un semplice divertissement della band. Che dire, dunque? Questo singolo di certo non è un acquisto essenziale, dato che “Fly”, il pezzo più interessante, sarà incluso nel full-length, d’altra parte per i fan della band potrebbe essere l’assaggio succoso di un album che, almeno stando alle premesse, ha le carte in regola per essere un nuovo grandissimo lavoro.

TRACKLIST

  1. Fly
  2. Skalds And Shadows
  3. In A Gadda Da Vida
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