6.5
- Band: BLIND GUARDIAN
- Durata: 03:54:42
- Disponibile dal: 11/12/2020
- Etichetta:
- Nuclear Blast
- Distributore: Warner Bros
Spotify:
Apple Music non ancora disponibile
In questo 2020, che definiamo anomalo per evitare descrizioni ben più colorite, ricorre il venticinquesimo anniversario di un album amatissimo dalla comunità metal: “Imaginations From The Other Side” è stato un album importantissimo, non solo per i Blind Guardian, ma per un intero genere; un lavoro che ha anticipato quel revival di successo che ha caratterizzato la fine degli anni Novanta e che ha portato alla ribalta un grande numero di giovani formazioni, dai nostri Rhapsody, agli HammerFall, passando per Edguy, Avantasia e tanti altri. Forse, in un anno diverso, questa uscita non avrebbe nemmeno visto la luce, ma in un mercato che ha scelto spesso la linea prudente, in attesa di poter pubblicare opere più succose in tempi migliori, si è creato il giusto spazio per una nuova edizione di questo capolavoro dei Bardi.
Disponibile in più formati, quella che abbiamo potuto ascoltare comprende ben tre dischi, che vi andiamo brevemente a presentare. Il primo CD, “Live In Oberhausen” è senza dubbio il più interessante e raccoglie una testimonianza del tour del 2016 in cui i Blind Guardian hanno deciso di suonare dal vivo “Imaginations From The Other Side” nella sua interezza. Sebbene siano molteplici le formazioni che hanno deciso di celebrare un loro album iconico con una performance dal vivo dedicata, è innegabile come questo specifico disco dei Blind Guardian si presti in maniera eccelsa a questo tipo di operazione: “Imaginations From The Other Side” è un album perfettamente bilanciato, che riassume il meglio delle potenzialità della formazione. Troviamo delle vere e proprie bordate tipo “I’m Alive”, momenti di coinvolgimento assoluto da cantare a squarciagola (“And The Story Ends”), delicati momenti acustici (“A Past And Future Secret”), tutto perfetto per creare un evento coerente e travolgente. Quasi tutti i brani, inoltre, possono considerarsi ormai dei classici, praticamente senza alcun anello debole, caratteristica che in pochi possono vantare. La performance dei Bardi è curatissima, con arrangiamenti ben bilanciati che permettono un’ottima resa dal vivo. Hansi, come sempre la vera incognita nei concerti dei Blind Guardian, ha ormai imparato a gestire le parti complicate delle sue canzoni, ed evita di strozzarsi per cercare di raggiungere vette ormai irraggiungibili, passando invece ad un’ottava più bassa. Come ci ha spiegato lui stesso nell’intervista di prossima pubblicazione, “Imaginations From The Other Side” è un album facilmente adattabile da questo punto di vista, al contrario di molte altre pubblicazioni successive della band.
Il secondo CD, invece, contiene la versione in studio dell’album, ma è doveroso fare una specifica: la band, infatti, non ha optato per la versione originale delle tracce, bensì per quelle remixate e rimasterizzate già pubblicate nel 2012, una scelta che potrebbe far storcere il naso a chi volesse gustarsi l’album nella sua forma più pura, così come era stata pensata nel 1995. Sono incluse, invece, due bonus track già note, ovvero “System’s Failing” e la cover di “The Wizard” degli Uriah Heep. Il terzo CD, invece, rappresenta giusto una chicca per i collezionisti più accaniti, dato che raccoglie l’intero album in versione strumentale, più alcune tracce demo, utili per vedere l’evoluzione delle canzoni prima del loro completamento. A completare il box ci sarebbe anche un quarto disco, che non abbiamo avuto occasione di visionare, contenente il live album anche in formato Blu-ray.
Tirando le somme, dunque, ci sembra che questa pubblicazione sia indirizzata soprattutto ai fan più accaniti della band. Il live album è sicuramente degno di nota, ma la riproposizione di “Imaginations From The Other Side” è piuttosto fedele e, di fatto, non aggiunge molto alla sua controparte in studio. Il resto del materiale, pur essendo interessante, non rappresenta un vero e proprio acquisto irrinunciabile, o perchè composto da materiale già edito ed inserito in precedenti riedizioni, o perchè poco appetibile (come ad esempio il CD strumentale).
Come sempre in queste occasioni, il voto è riferito alla qualità della riedizione e non al valore dell’album, che rimane un capolavoro imprescindibile.