6.5
- Band: BLISS OF FLESH
- Durata: 00:48:45
- Disponibile dal: 01/10/2013
- Etichetta:
- Non Serviam Records
Spotify:
Apple Music:
Secondo album per i transalpini Bliss Of Flesh. Con “Beati Pauperes Spiritu” i Nostri dimostrano di essere del tutto passati ad un death-black metal dalla spiccata influenza svedese, lasciandosi alle spalle gli esordi frizzanti ma a tratti un po’ confusi di “Emaciated Deity”. Questa nuova opera presenta infatti un sound più concreto, che affonda le proprie radici nello stile di Naglfar e Necrophobic ed evita divagazioni troppo azzardate. Ad eccezione della lunga “Forgotten Epitaphs”, nella quale il gruppo utilizza brevemente anche degli archi per sottolineare l’atmosfera viziosa della canzone, il materiale si presenta molto compatto, con la maggior parte dei pezzi assestati attorno ai quattro/cinque minuti di durata. La produzione viene incontro agli amanti della potenza, con chitarre e batteria corposissime e immediatamente decifrabili, e lo stesso discorso può essere appunto allargato al modo di strutturare i pezzi, che anche nei loro momenti più concitati ruotano attorno a riff “dritti” e ben distinguibili e a melodie che, quando chiamate in causa, si stagliano sopra tutto il resto. Insomma, i Bliss Of Flesh non possono essere certo accostati a connazionali come Deathspell Omega o Blut Aus Nord: di sperimentale vi è poco in “Beati…” e, nonostante il palese desiderio di voler apparire sfuggenti e perversi tramite un’immagine e dei testi piuttosto curati, la proposta dei ragazzi non va oltre una discreta – a tratti notevole – rivisitazione di stilemi noti da parecchio tempo. Non è un grande problema, comunque, perchè, nonostante una certa ripetitività, la band denota esperienza ed entusiasmo, mettendo a segno alcuni episodi anche molto piacevoli. Coloro in cerca di solidità potranno apprezzare.