7.0
- Band: BLODSGARD
- Durata: 00:42:54
- Disponibile dal: 30/09/2013
- Etichetta:
- The Oath
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I Blodsgard sono una black metal band norvegese sinora rimasta nascosta nell’underground. Dal 2006 ad oggi il gruppo ha pubblicato due demo ed un EP e ora finalmente, grazie alla coraggiosa italiana The Oath, arriva il turno del primo full length. L’album contiene, sebbene rimasterizzati, anche i quattro brani che erano presenti sull’EP “Solve Et Coagula” del 2011. I Blodsgard sono un duo, Fredrik Rex e Stein Akslen, nonostante nella line up sia citato anche Kenneth Mellum (batterista dei Mistur); su “Monument” tuttavia la batteria non è stata suonata, ma programmata. Per una volta possiamo dire che il lavoro di programming è stato fatto molto bene ed i suoni sono ottimi: nei momenti più violenti sembra che ci sia una batteria vera suonata da un uomo e non da un computer. I Blodsgard si definiscono true black metal, ma sono anche troppo elaborati per una simile definizione. Ciò non toglie che il loro black metal sia puro e dal classico tocco norvegese, ma il songwriting è molto particolareggiato e nelle canzoni ci sono anche delle influenze depressive suicidal black metal. Queste atmosfere inquietanti raggiungono l’apice evolutivo nella moderna song finale, “Svartblod Flyter”, sebbene risultino più interessanti, ma anche più tradizionali, quelle proposte nella titletrack, in cui il suono di un organo dona al pezzo un senso arcano molto soffocante. Il meglio però i Blodsgard lo danno nel black metal più classico e soprattutto ad inizio release, con una doppietta di brani davvero devastanti come “Påkallelsen” e “Sjeler Vil Brenne”. I suoni su questo album sono assai potenti e la produzione è davvero valida: le chitarre non hanno un suono scatolare, ma piuttosto chiaro e gelido, mentre la base ritmica è potente e amplifica la violenza insita nella musica dei Blodsgard. “Mentalt Minefelt” si presenta come il brano più completo e maturo dell’intera release perché qui sono condensate e portate ai massimi livelli tutte le qualità di questa band. In definitiva, possiamo dire che questo “Monument” è un buon esordio. Adesso bisogna segnarsi questo nome e attendere il prossimo album per capire cosa il gruppo sia davvero capace di fare; difficile pensare che non faccia esplodere tutte le potenzialità qui accennate, ma non interamente espresse. I Blodsgard potrebbero virare verso lidi ancor più estremi, magari seguendo l’esempio dei connazionali Koldbrann, oppure riuscire a stupirci ancor di più. Un nuovo nome interessante proveniente dalla terra dei fiordi.