7.0
- Band: BLODSRIT
- Durata: 00:40:42
- Disponibile dal: 01/10/2004
- Etichetta:
- Oaken Shield
- Distributore: Masterpiece
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La maturazione si può dire ormai completa. Band svedese di seconda fascia dedita al black metal, i Blodsrit giungono al terzo appuntamento su lunga distanza in una forma smagliante dopo aver già attirato l’attenzione con il predecessore “Ocularis Infernum”. Mentre il secondo full length, pur essedo dotato di buoni riff e di un’atmosfera molto cupa e glaciale, era un po’ troppo impostato sullo stile usato in passato dai Dissection e di tutto un filone black metal svedese, con questo nuovo “Helveteshymner” cercano, con successo, una strada un po’ più particolare e meno dipendente. Il risultato è davvero buono, la band è diventata più aggressiva, è stata perduta un po’ d’atmosfera certo, ma i Blodsrit hanno guadagnato in violenza sonora. Un grande aiuto a questo cd viene da una produzione devastante e curatissima, cosa che raramente succede nei lavori black metal, soprattutto quelli underground. I Blodsrit non saranno proprio underground al 100%, ma di sicuro non sono nemmeno un gruppo che abbia già raggiunto la fama o l’attenzione del grande pubblico. Le chitarre sono taglienti, il cantato straziante, la batteria un vero martello pneumatico, peccato che la doppia cassa non si senta bene come il rullante, i volumi sono ben equilibrati e poi c’è da aggiungere il songwriting dei Blodsrit meno scontato che in passato. A dimostrazione di ciò basti ascoltare la cover, scelta coraggiosa, “Solitude” dei Candlemass. I Blodsrit ci offrono una prova ben studiata ed intelligente, riproponendo un brano doom metal sotto una veste black. Tentativo non facile ma riuscito: sarebbe stato assai più semplice, ma scontato e banale, rifare per la millesima volta la “Call From The Grave” di turno. Un gruppo che matura di album in album. “Helveteshymner” merita davvero un ascolto, aspettando la definitiva consacrazione.