8.0
- Band: BLOOD CEREMONY
- Durata: 00:51:48
- Disponibile dal: 07/03/2011
- Etichetta:
- Rise Above Records
- Distributore: Audioglobe
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Ritorno sulle scene per il quartetto canadese dei Blood Ceremony, formazione che nel 2008 ci aveva stupito con un debut intriso di atmosfera e sonorità figlie dei fortunati anni Settanta: invariate le coordinate sonore di questo nuovo “Living with the Ancients”, episodio che mescola con gusto la lezione impartita da Black Sabbath e Jethro Tull, creando un miscuglio ben riuscito e dannatamente intrigante. I ritmi gravi ed ammalianti di “Living with the Ancients” fungono da perfetto tappeto sonoro per le tonalità medio-basse della voce di Alia, cantante lontana dalla tecnica di tanti colleghi del genere ma abile nel saper donare ai brani un’atmosfera oscura che ben si sposa con i temi occulti di cui sono intrisi i testi. Non fatevi trarre in inganno dall’arrembante inizio affidato all’energica “The Great God Pan”: concluso l’effetto ipnotico affidato al semplice ma accattivante ritornello, il gioco passa nelle mani delle atmosfere soffuse guidate dall’Hammond di Alia e dai magnetici riff di Sean Kennedy. Intense e trascinanti le lunghe parti strumentali che infarciscono ogni composizione, dove il ruolo di primadonna spetta al flauto di Alia, elemento su cui fa perno la quasi totalità delle melodie dell’opera: di chiara ispirazione sabbathiana sono episodi come “Coven Tree” e “Oliver Haddo”, lunga traccia che raggiunge il suo apice emotivo nella superlativa prova solista di Sean Kennedy. Più affini a sonorità che chiamano in causa gli Uriah Heep composizioni come “Morning of the Magicians” e la lunga suite conclusiva “Daughter of the Sun”, dove il lato oscuro della forza concede qualche spiraglio ad atmosfere più distese e sognanti. Come avrete ben compreso, “Living With The Ancients” riesce nel difficile tentativo di non essere banale e scontato nel farci rivivere sonorità e atmosfere sorpassate da tre decadi: ormai, più che una gradita conferma, i Blood Ceremony sono una solida realtà. Impossibile ignorarli.