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- Band: BLOOD DUSTER
- Durata:
- Disponibile dal: //2001
- Distributore: Self
Interessante questa nuova release degli australiani Blood Duster, che arrivano finalmente a produrre il loro secondo full-length, nonostante la band sia attiva già da una decina d’anni ed abbia alle spalle una discreta discografia in quanto a ep, demo e partecipazioni su compilation (non si può dimenticare, tra l’altro, la loro apparizione su “Death Is Just The Beginning vol.3”); completamente coinvolti in un’ottica dissacrante ed avversa a tutte le logiche di mercato, i quattro grind-deathrockers danno atto ad una prova decisamente convincente in quanto a distruttività, immediatezza ed originalità: tre caratteristiche tutt’altro che pleonastiche in un contesto che nelle sue forme più classiche si rivolge ormai in un autocompiacimento estetico che ha portato da tempo l’intero genere verso il collasso artistico e commerciale. A fare la differenza nei Blood Duster sono infatti un approccio pieno di groove e radicalmente rock, cromato di follie esecutive tipiche del grindcore e dell’old-school-death-metal riffing: da quest’amalgama di feeling, passione ed attitudine, nascono i diciannove rigurgiti d’odio e dissacrazione più freschi e ‘moderni’ che la Relapse abbia partorito negli ultimi mesi. I quattro, che si autodefiniscono “gun-totin’, god-hatin’, porn worshipin’, snuff-lovin’, grinding death motherfuckers” e, a detta anche della stessa label americana che li produce, “l’unica valida risposta alla stupidità ed evanescenza della scena nu-metal e dell’adidas rock americano”, ce la mettono davvero tutta per comporre musica capace di disturbare il povero ascoltatore mettendo a dura prova la sua resistenza auditiva: probabilmente non saranno in molti a considerare i nostri come una vera e propria alternativa a Korn, Linkin Park e Deftones, ma state certi che grazie a “Cunt” i Blood Duster riusciranno a portarvi via qualche ora di sano divertimento con la loro sana iniezione di energia e ultraviolence-groove. 100% Grinding Death Rock!