7.0
- Band: BLOOD RED THRONE
- Durata: 00:38:44
- Disponibile dal: 01/06/2009
- Etichetta:
- Earache
- Distributore: Self
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Mettiamolo subito in chiaro, “Souls Of Damnation” purtroppo non riesce ad assestarsi sugli stessi – eccellenti – livelli del precedente “Come Death”, ma, a ben vedere, sarebbe stato difficile per chiunque riuscire a replicare un lavoro tanto convincente. In ogni caso, se tutti i vecchi dischi dei Blood Red Throne girano ancora nelle vostre orecchie, allora questo nuovo full-length non vi stancherà di certo prima della fine dell’anno. Dopo due album, “Altered Genesis” e appunto “Come Death”, che hanno ridefinito le coordinate di uno dei gruppi più concreti dell’intero panorama death metal europeo, i cinque death metaller norvegesi arrivano al traguardo del quinto disco confezionando uno dei loro lavori più vari e, probabilmente, quello meno immediato. A dispetto di una durata certo non elevata, “Souls Of Damnation” mette infatti in fila nove canzoni ricchissime di riff, cambi di tempo e soluzioni, che cercano di coprire quanto più terreno sonoro possibile, ovviamente rimanendo in campo estremo. Per questo motivo, alcune delle tracce in certi passaggi finiscono per apparire un po’ macchinose o comunque non coinvolgenti tanto quanto le vecchie hit. Tuttavia, l’ascolto riesce a offrire anche crescendo entusiasmanti: “Ten Steps Of Purgatory”, ad esempio, è da capogiro. Una composizione da primi della classe, nella quale si passa con disivoltura da possenti trame death a una sfuriata nella quale torna a farsi sentire il background black metal dei nostri, per arrivare poi a un magnifico finale melodico. Anche la granitica “Prove Yourself Dead” è già entrata in rotazione sotto la nostra corteccia cerebrale, e lo stesso si appresta a fare “Your Cold Flesh”, la quale attacca alla Cannibal Corpse e poi si evolve come un pezzo dei Death epoca “Human”. Come accennato, ci sono anche un paio di “brani cuscinetto”, ma, tirando le somme, “Souls Of Damnation” riesce a dimostrarsi ugualmente un’opera meritevole dell’attenzione di tutti i fan dei Blood Red Throne: le ottime canzoni non mancano, il tutto, come sempre, è suonato alla grande e la produzione è perfetta. Sarebbe irragionevole aspettarsi ogni volta un vero e proprio discone…