6.0
- Band: BLOOD YOUTH
- Durata: 00.20.12
- Disponibile dal: 22/06/2015
- Etichetta:
- Rude Records
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I Blood Youth nascono nell’ottobre 2014, quando la band di hardcore melodico Climates rimane orfana del cantante pochi mesi dopo il debutto discografico. I quattro sopravvissuti rifiutano di appendere gli strumenti al chiodo e proseguono con il nuovo cantante Kaya Tarsu, un nuovo nome, e questo “Inside My Head” che li presenta al grande pubblico. Il primo riferimento che salta in mente ascoltando la manciata di pezzi sono di sicuro i The Ghost Inside, una delle formazioni che più sta catalizzando l’attenzione in ambito hardcore mainstream e ai quali gli inglesi possono essere accostati in continuazione, sin dall’opener “Piece By Piece”. “Failure” non fa che enfatizzare il paragone, e proseguendo nell’ascolto, tra un ritornello catchy e un altro, non ci si scrolla di dosso questa presenza ingombrante, assieme a quella di pezzi grossi come Silverstein o Atreyu e di una miriade di formazioni hardcore melodico e pop punk. Certo i ragazzi di Lincoln non sono gli unici a seguire le orme di qualcun altro, dobbiamo ammettere che l’EP ‘gira bene’ e groove e melodia sono anche godibili ma, date le premesse, se non è possibile buttare sul tavolo farina dal proprio sacco, che sia una particolarità del sound (il breakdown di “Dead Space”), un’influenza o una gimmick, non si esce dalla logica del doppione che li spedirà dritti nei confini dei circuiti locali. Considerando si tratta del primo passo dei Blood Youth non ci sentiamo di levarli dalla categoria ‘belle speranze’ dell’HC europeo, né di dar loro un voto sotto la sufficienza.