6.5
- Band: BLOODSHOT
- Durata: 00:41:00
- Disponibile dal: 20/10/2008
- Etichetta:
- Scarlet Records
- Distributore: Audioglobe
Spotify:
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Ci sono voluti ben due anni e mezzo ai Bloodshot per confezionare un nuovo full-length, ma sia chiaro sin dall’inizio che tutto questo tempo non è stato impiegato per raffinare più di tanto la loro proposta. Di differenze rispetto al precedente “Ultimate Hatred” ce ne sono, come, ad esempio, l’impronta più thrasheggiante delle ritmiche e l’abbandono di certe soluzioni groove death metal, tuttavia continuiamo pur sempre a essere alle prese con del metal-core quadrato e pesantissimo, che omaggia un po’ tutti i nomi più ignoranti della scena americana (Sworn Enemy, Hatebreed, Throwdown…) così come alcune delle realtà più in vista del panorama europeo, Born From Pain su tutti. Come dicevamo, si nota quasi immediatamente come il quintetto belga questa volta abbia provato a spingere maggiormente sull’acceleratore, avvicinandosi con più insistenza all’operato degli Sworn Enemy. Rispetto a “Ultimate Hatred”, il materiale di certo appare più snello e dinamico, anche se, al tempo stesso, va segnalato come il tutto appaia anche un pelo più derivativo. Le vecchie scorribande in territori death metal alla Obituary/Six Feet Under davano infatti ai nostri un leggero tocco di personalità, il quale su “Murder The World” è venuto del tutto a mancare. Nulla per cui mettersi le mani nei capelli – del resto, il gruppo è comunque sempre riconoscibile e abile nel maneggiare questo stile – però se una volta i nostri potevano sperare di attirare qualche simpatia anche in ambienti death metal, oggi tocca loro rivolgersi quasi esclusivamente alla scena metal-core. E sappiamo tutti quanto quest’ultima sia oggi inflazionata…