BLOODTRUTH – Martyrium

Pubblicato il 11/10/2018 da
voto
7.5
  • Band: BLOODTRUTH
  • Durata: 00:33:25
  • Disponibile dal: 28/09/2018
  • Etichetta:
  • Unique Leader
  • Distributore: Audioglobe

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Secondo album: la solita incognita per chi si è reso protagonista di una buona prova con il primo. I Bloodtruth affrontano la sfida con una line-up parzialmente rinnovata e una proposta che prende ovviamente le mosse da quanto offerto in precedenza, spingendo però ulteriormente sull’acceleratore per amplificare il carattere estremo del debut “Obedience”. Descritto come un concept album sui crimini e le malefatte commessi dalla Chiesa nel corso dei secoli, “Martyrium” non presenta i cambi di registro e i saliscendi che di norma ci si aspetteremmo in un disco diviso in capitoli, optando invece per un assalto continuo spezzato solo saltuariamente da rallentamenti e da segmenti più ragionati ed evocativi. Ciò che emerge subito è l’intensità con la quale la band ha impostato il proprio sound, ispirandosi più o meno chiaramente ai volti noti del death metal tricolore dell’ultimo decennio: l’opener “Centuries of Intolerance (Danse Macabre)” potrebbe uscire da “Oracles” dei Fleshgod Apocalypse con il suo mix di velocità folli e vaghi sentori sinfonici, mentre altri episodi chiamano in causa gli Hideous Divinity, realtà che da sempre ama correre e macinare riff su ritmiche vorticose e incalzanti. Tutto il disco – ad eccezione dell’intro e dell’intermezzo “Prelude to Havoc” – è immerso in una dimensione inquieta e febbrile, sospeso fra l’indubbio impatto di certi riff e la voglia di mettere in mostra la propria abilità a livello tecnico su velocità mozzafiato. Una stesura senza tanta varietà a livello di sentimenti e che inevitabilmente finisce per compromettere un po’ la caratterizzazione dei singoli brani, perlomeno ai primi ascolti; tuttavia, man mano che si procede con le fruizioni, viene fuori tutta la destrezza dei nuovi Bloodtruth, capaci di confezionare un death metal decisamente impattante, carico tanto di adrenalina quanto di piccole finezze, anche quando sembra solo tortuoso, rapidissimo e ossessivo (vedi la struttura a suite di “Tome Of Suffering” o il finale della title track). “Martyrium” è sostanzialmente una montagna russa sonora che lascia prima di tutto intravedere una enorme crescita a livello tecnico per il gruppo di Perugia, abile nel progettare un articolato disegno artistico dallo spiccato taglio estremo. Sul prossimo album ci piacerebbe sentire magari dei midtempo più pronunciati – o comunque delle variazioni che possano fare emergere meglio il lato epico della proposta – ma per il momento continuiamo comunque a parlare di una band che procede con coerenza e talento.

TRACKLIST

  1. 1184 P.C.
  2. Centuries Of Intolerance (Danse Macabre)
  3. Schismatical Crusades
  4. Inner Resurrection
  5. Peste Noire
  6. Prelude To Havoc
  7. The Tome Of Suffering
  8. Persecution
  9. The Last Prophet
  10. Martyrium
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