voto
7.0
7.0
- Band: BLUT AUS NORD
- Durata: 00:45:26
- Disponibile dal: /04/2011
- Etichetta:
- Debemur Morti
- Distributore: Masterpiece
Streaming non ancora disponibile
Sempre sospesi tra industrial e black metal d’altri tempi, i Blut Aus Nord continuano il loro viaggio iniziato oramai diciassette anni fa. "777 Sect(s)" è il loro ottavo full-length e dimostra quanto il gruppo della Normandia costituisca un unicum a sé nel panorama black internazionale. Sebbene infatti siano spesso inconfondibili le influenze che caratterizzano la maggior parte delle loro canzoni, i Blut Aus Nord riescono sempre a rielaborarle e a fare queste proprie. Che un album sia più orientato al black metal o più all’industrial, insomma, non importa… alla fine dei conti, quest’ultimo suona sempre e comunque come Blut Aus Nord, come se ai nostri servisse solo un rapido tocco per distinguersi fra la massa. La nuova opera prende una certa distanza dall’apparato epico e tutto sommato tradizionale del precedente "Memoria Vetusta II", andandosi quasi subito a configurare come un ibrido tra diverse soluzioni utilizzate nei dischi pubblicati a partire da "The Work Which Transforms God". In effetti, si rintracciano sia la violenza di quest’ultimo, sia l’andamento a tratti ipnotico di "Odinist". Inoltre, anche qualche atmosfera cara a "Memoria…" e una buona dose di quelle dissonanze che avevamo conosciuto ascoltando "MoRT". Rispetto a tutti questi lavori, va segnalata una produzione maggiormente fredda, che pone in risalto batteria e drum machine come mai prima d’ora. I più smaliziati penseranno subito ai cugini Deathspell Omega, ma qui c’è un pelo di linearità in più che rende l’album abbastanza digeribile… perlomeno all’altezza delle aperture elegiache di "Epitome I", "Epitome II" ed "Epitome VI". Nel complesso, un disco avvolgente, anche se a tratti chiuso un po’ troppo in sé stesso. I brani, essendo stra-carichi di numerosi spunti diversi, a volte non sembrano respirare adeguatamente e danno l’impressione che con qualche parte in meno avrebbero potuto risultare più coinvolgenti. In ogni caso, "777 Sect(s)" resta un lavoro personale e senz’altro degno di interesse… almeno per coloro che da anni seguono attentamente le mosse del trio francese.