7.0
- Band: ÆVANGELIST , BLUT AUS NORD
- Durata: 00:41:14
- Disponibile dal: 17/06/2016
- Etichetta:
- Debemur Morti
- Distributore: Audioglobe
Spotify:
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A leggere i toni col quale lo split è stato presentato dalla Debemur Morti, dalle band stesse e dai portali che ne hanno offerto in anteprima alcuni stralci, questa collaborazione fra Blut Aus Nord ed Ævangelist si prospettava quale rivoluzione copernicana, un immane salto quantico in avanti per tutto il mondo estremo. Vi erano quasi bibliche fanfare a pompare l’attesa per questo nuovo viaggio in compagnia di due delle realtà più allucinate, sordide e complesse che la scena extreme metal oggi propone. Un’attesa, va detto, suffragata da discografie che hanno avuto il merito di abbinare in anni recenti quantità e qualità, ingenerando anche l’impressione che dal collettivo francese e da quello canadese si potesse chiedere qualsiasi cosa in qualsiasi momento, e si sarebbe stati immediatamente investiti e sopraffatti da musica sopraffina, contorta, di difficile assimilazione ma tremendamente affascinante. Nel caso di quest’ultima produzione, intitolata “Codex Obscura Nomina”, è bene mettere un attimo da parte le straordinarie aspettative descritte poc’anzi, perché per quanto sia bello e stimolante viaggiare con la fantasia non ci pare che Blut Aus Nord ed Ævangelist si siano sforzati chissà quanto per dare un’impronta così distintiva alla collaborazione. Ciò non toglie che, qualitativamente parlando, il disco si attesti su buoni livelli e, preso in sé e per sé, sia tutt’altro che un ascolto deludente. La misteriosa entità francese, dopo essersi divertita con sonorità più tradizionali in “Memoria Vetusta III: Saturnian Poetry”, ritorna a destreggiarsi fra i viaggi mentali di “777 – The Desanctification” e “777 – Cosmosophy”, allorché le prospettive extreme metal erano state fagocitate a larghi bocconi da un soffocante industrial/ambient, dalle striature grigiastre ed emanante una freddezza emotiva che non ammetteva dubbi di sorta sulla natura ‘aliena’ della band. Asciugate fin quasi a farsi da parte le chitarre, tarata l’effettistica su aloni di fatua soundtrack dell’orribile, è lasciata a ritmiche sghembe l’incombenza di circuire l’ascoltatore, intrappolandolo in schemi percussivi disagevoli, danza macabra che mette in un angolo e lascia immobili, incapaci di muovere alcun muscolo. Farciture di rumori, stridori invincibili ed elettronica sferzante riempiono gli spazi, muovendosi fra vuoti e pieni che non progrediscono né regrediscono, muovendosi circolari per tutta la durata delle singole tracce. La voce si interseca all’apparato strumentale, poco emergendo dall’insieme. Il talento visionario dei Blut Aus Nord si svela senza aggiungere chissà cosa alla precedente esplorazione del filone industrial-elettronico-ambient compiuta in passato, suonando quale buon riassunto delle puntate precedenti. Gli Ævangelist a dire il vero vanno un po’ sfilacciandosi negli oltre venti minuti di “Threshold Of The Miraculous”, cadendo nella pretenziosità quando, bontà loro, nei full-length erano sempre riusciti a starne lontani, pur andando a sfidare sovente i nervi e la capacità di sopportazione degli aficionados dell’estremismo più cerebrale con scelte bizzarre e votate al martirio neuronale. Gli inserti techno/dub-step e le spoken word che fanno capolino in corso d’opera, a interruzione di registri più tradizionalmente metal, interrompono l’angosciante flusso emotivo della composizione, che almeno nella sua prima parte media con successo dissolvenze da raccapricciante colonna sonora e brulicante death metal, pur senza raggiungere l’intensità delle ultime due uscite su lunga distanza. La parentesi non-metal toglie nerbo a una traccia che non riesce infine a riacquistare del tutto il suo carattere e che carambola dritta fra le occasioni (parzialmente) mancate. La severità del giudizio deriva dalle alte aspettative, da fuoriclasse di questa natura andiamo a cercare ogni volta qualcosa di illuminante e destabilizzante, mentre se consideriamo lo split senza indulgere in considerazioni sulle premesse che ha avuto, si tratta di una pubblicazione gradevole per tutti i fan di ambo le band. Fate le vostre opportune considerazioni del caso.