7.5
- Band: BØLZER
- Durata: 00:23:45
- Disponibile dal: 13/05/2013
- Etichetta:
- Iron Bonehead Prod.
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Bölzer è un duo svizzero composto dal cantante/chitarrista KzR, di recente entrato a far parte anche dei death metaller australiani Witchrist, e dal batterista HzR. Poche le informazioni disponibili sul conto di questa formazione, avviata nel 2008 e oggi giunta al traguardo del primo EP ufficiale, dopo un demo rilasciato l’anno scorso. Basta tuttavia avere in mente quanto propongono i suddetti Witchrist per iniziare ad inquadrare almeno un pochino questo misterioso progetto. Se infatti il death metal più malsano rientra fra i vostri ascolti preferiti, allora Bölzer potrà quantomeno incuriosirvi, visto che al primo ascolto di questo “Aura” si aprono subito alla mente scenari apocalittici che si librano fra l’incubo e l’abbandono mistico. Ma non vi è sicuramente solo death metal nella proposta dei Nostri: l’EP offre infatti un suono scorrevole ma piuttosto sfaccettato, il cui carattere sperimentale da un lato lo rende difficilmente etichettabile e dall’altro rende estremamente gradevole e interessante l’ascolto, sia per la complessità delle melodie che per l’originalità delle ritmiche. Black metal, sludge e persino qualche accenno “post” ruotano di continuo all’interno delle tracce, durante le quali emergono anche e soprattutto le qualità dei due strumentisti. Il lavoro di HzR dietro le pelli imprime ai brani un ritmo che riflette soprattutto le influenze death e black del duo, ma questo riesce comunque ad entrare in perfetta sintonia con le melodie torve partorite dalla chitarra di KzR, il quale è in grado di far uscire dal suo strumento un sorprendente caleidoscopio sonoro, frutto inequivocabile dell’ascolto senza paraocchi di tanto metal estremo e sperimentale dell’ultimo decennio. Si ascolti, ad esempio, “Entranced By The Wolf”, in cui le percussioni violente e i riff lontani, ora profondi e cupi, ora stridenti e “in your face”, creano trame su cui non sorprende sentire sia uno screaming tormentato che delle clean vocals febbrili. Il risultato complessivo è un EP davvero coinvolgente e sorprendente, che sposa ricercatezza e imponente vigore ritmico. Un audace incrocio tra il death metal ancestrale di Incantation e Sonne Adam, le visioni “post” black dei primi Altar Of Plagues e i muscoli, il dinamismo e la passionalità (nelle voci) dei Mastodon degli esordi. Gruppo da seguire da molto vicino.