7.0
- Band: BOMBUS
- Durata: 00.35.21
- Disponibile dal: 26/02/2016
- Etichetta:
- Century Media Records
- Distributore: Universal
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Abbiamo conosciuto gli Svedesi Bombus con “The Poet And The Parrot”, secondo disco in studio, apprezzandoli per il loro spirito incendiario e figlio dei Motorhead, con le influenze punk di The Melvins e Poison Idea e con sbandate metal in stato di ebbrezza. Per il terzo album in studio i ‘calabroni’ decidono di cambiar formula, levando il piede dall’acceleratore e giocando la carta del minimo comun denominatore. Sicuramente un grosso affare per gran parte della popolazione metal, perchè la mossa può venir bene (come è successo ai Metallica del “Black Album”), può scatenare un vespaio (come successo agli Avenged Sevenfold con “Hail To The King”) o può venire così così (come il recente “Shogun” dei Trivium). Di sicuro i puzzoni di Goteborg sono pronti a lasciare indietro la frangia rompicoglioni del proprio pubblico, buttandosi su un hard rock più cadenzato e anthemico, che può far breccia su una frangia ampissima di potenziali ascoltatori. Fa da ponte tra il vecchio e il nuovo l’opener “Eyes On The Price”, che si mantiene ad alte velocità sfoggiando le influenze swedish e british heavy metal. Già con “Rust” si vira verso uno ‘stomp’ da pugno alzato. Ascoltando il party metal di “Horde Of Flies” siamo posseduti dal fantasma di Kiss ed AC/DC, mentre in “I Call You Over (Hairy Teeth pt II)” ascoltiamo una band completamente diversa, alle prese con una power ballad dalle atmosfere vintage. Se non bastasse possiamo dirigerci anche verso impressioni più vicine alla nostra epoca, con “You The Man” che viaggia in territorio Mastodon e la conclusiva “Get Your Cuts” che evoca le atmosfere tanto care ai Ghost. Detto questo vogliamo chiarire un concetto: non pensiamo che “Repeat…” sia un album di cover, sia chiaro. I Bombus hanno il proprio sound e hanno deciso di invitare più gente possibile alla propria festa (gli ivitati devono portare da bere ovviamente), ampliando il ventaglio dei gruppi a cui possono aprire tour in ogni angolo del globo, sempre con convinzione, passione ed energia. Si può percepire quando la fiamma brucia, quindi nonostante il cambio di sonorità ci sentiamo di mantenere un giudizio positivo. Birra da una parte e corna dall’altra.