BORN OF OSIRIS – The Discovery

Pubblicato il 08/04/2011 da
voto
7.0
  • Band: BORN OF OSIRIS
  • Durata: 00:52:48
  • Disponibile dal: /03/2011
  • Etichetta:
  • Sumerian Records
Streaming non ancora disponibile
Le parole spese per descrivere l’ultima opera dei Veil Of Maya possono tranquillamente essere utilizzate anche in questa recensione di "The Discovery", nuova fatica degli americani Born Of Osiris. Proprio come i suoi colleghi/connazionali/compagni di scuderia, la band di Palatine, Illinois, è infatti riuscita a mettere a segno un bel colpo quando chiamata a giustificare definitivamente tutto il clamore di cui ha goduto negli ultimi anni (soprattutto negli Stati Uniti). Dopo due album mediocri (se non insufficienti), è insomma finalmente arrivato un lavoro degno di un certo interesse, che presenta una band migliorata praticamente sotto ogni punto di vista. Una produzione mai così piena e curata avvolge un lotto di brani che godono di strutture finalmente fluide e coerenti, nonchè di melodie – ora di tastiera, ora di chitarra – in grado di rimanere impresse dopo pochi ascolti. Elementi con cui il gruppo aveva sempre fatto un po’ a pugni in passato, ma che ora riesce a gestire con buona eleganza. Il fantasma dei Meshuggah nelle ritmiche invece è tutto fuorchè scomparso, ma il buon lavoro svolto in sede di arrangiamento e di strutturazione – e anche un innalzamento dell’ispirazione complessiva – riescono questa volta a far passare un po’ in secondo piano tale dipendenza, che finisce per risultare meno fastidiosa del solito. Infine, sempre nella media le linee vocali, anche se, alla fine dei conti, non si può dire che l’operato di Ronnie Canizaro sia fuori luogo. Il suo growling è sì piuttosto anonimo, ma riesce comunque a seguire con efficacia le evoluzioni strumentali del resto della band, oggi più che mai alla ricerca di un compromesso fra thrash-death moderno e accenni prog, con un occhio di riguardo per atmosfera e orecchiabilità. Un disco in definitiva convincente, che mette in luce le rinnovate doti di un gruppo sino a oggi un po’ sopravvalutato, ma che sembra finalmente pronto a fare sul serio.

TRACKLIST

  1. Follow The Signs
  2. Singularity
  3. Ascension
  4. Devastate
  5. Recreate
  6. Two Worlds Of Design
  7. A Solution
  8. Shaping The Masterpiece
  9. Dissimulation
  10. Automatic Motion
  11. The Omniscient (An Interlude)
  12. Last Straw
  13. Regenerate
  14. XIV
  15. Behold
1 commento
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