6.0
- Band: BORN OF OSIRIS
- Durata: 00:42:26
- Disponibile dal: 20/08/2013
- Etichetta:
- Sumerian Records
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Dopo il loro secondo album “The Discovery”, pubblicato nel 2011, i Born Of Osiris si sono rapidamente ritagliati una posizione di rilievo nel panorama deathcore/metalcore americano.La loro proposta ultra-tecnica e melodica, le ritmiche serrate e le abbondanti orchestrazioni hanno reso il loro sound subito riconoscibile all’interno dell’affollato calderone della scena –core odierna. In questa afosa estate 2013 i ragazzi dell’Illinois si ripresentano sul mercato con il nuovo “Tomorrow We Die Alive”, sempre sotto Sumerian Records.Tralasciamo il titolo quantomeno opinabile, e ci buttiamo subito nella mischia con “M∆chine”, la quale svolge egregiamente il suo dovere di apripista e ci fa comprendere sin da subito quali saranno le coordinate sulle quali i Nostri si muoveranno nel corso di tutto il lavoro. La tracklist, in effetti, non ci riserva grosse sorprese, riproponendo pressoché in toto, nel corso dei quaranta minuti che compongono il disco, le scelte stilistiche dei precedenti lavori della band. La produzione, come al solito impeccabile, provvede letteralmente a “lucidare” gli strumenti, dando al tutto un suono piuttosto cyber. Se da un lato questo contribuisce a creare un’atmosfera futuristica e robotica – grazie anche e soprattutto all’ottimo lavoro svolto da Joe Buras al synth – creando un freddo muro metallico sul quale fare sbattere l’ascoltatore, dall’altro mortifica un po’ il sound delle chitarre, rendendo il riffing piuttosto ripetitivo, ed ovatta il già di per sé monocorde growl di Ronnie Canizaro. La principale debolezza di questo full length risiede purtroppo nella mancanza di un episodio memorabile, cosa che invece avveniva nel suo predecessore, e nella eccessiva omogeneità compositiva delle tracce. Le canzoni scorrono tutte piacevolmente e senza intoppi, sia chiaro, solo che nessuna riesce a spiccare il volo, e nessuna aggiunge nulla di nuovo a quanto fatto precedentemente dalla band. Insomma, questo “Tomorrow We Die Alive” riesce nell’impresa di ottenere una sufficienza piena, essendo comunque un lavoro piacevole da ascoltare e riascoltare, ma da una band che si muove già da un po’ ad alti livelli ci aspettavamo onestamente qualcosa in più. Per estimatori.