7.5
- Band: BORN TO MURDER THE WORLD
- Durata: 00:15:32
- Disponibile dal: 24/08/2018
- Etichetta:
- Extrinsic Recordings
Spotify:
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Prendete un po’ di Shane Embury dei voi-già-sapete-chi, mischiatelo con molto Mick Kenney e i suoi Anaal Nathrakh e mettete dietro un microfono la voce da scappato dalla casa dei matti di Drunk dei Fukpig; otterrete così un composto omogeneo di quindici minuti per dodici canzoni che già al primo assaggio vi lascerà tramortiti e incapaci di movimento per qualche istante. Prove del cuoco a parte, questa nuova creatura made in England nonché prima uscita per la Extrinstic Records del citato Embury, è un lavoro che sebbene non riesca ad essere esente del tutto dall’aura di side project quale effettivamente è, farà fatica a non piacere a chi già segue le band principali dei coinvolti nel progetto. Ogni brano è una rasoiata di violenza schizoide e cieca, sparata a mille, complici dei riff che vomitano un’esigenza espressiva da ogni parte e un’esperienza totale sul comparto lavorativo. A questo si unisca quella bontà polemica propria di uno come Embury, che traspare senza problemi da quasi ogni lavoro in cui mette mano.
I brani sono impietosi, schegge impazzite che colpiscono senza sosta, con la capacità, non da poco, di rimanere anche facilmente ancorati alla memoria e non passare come un semplice proiettile che pur lasciando i danni, passa e non torna più. In tutto questo si contano decine di riffoni classicissimi, passaggi che prendono ora dai Carcass, ora dai Napalm Death stessi e ora dai santi patroni di Birmingham (i Sabbath, ovviamente) per confluire allegramente in un’orgia palpitante, essenziale, volgare, di fetido e violento grind, senza lasciare un solo momento di perplessità o di respiro.
Se l’inizio per la Estrinsic Records è questo, c’è solo che da tenere gli occhi aperti, tanto sulla label che sui Born To Murder The World. Niente di nuovo, magari, ma fosse sempre così.