5.5
- Band: BRAINSTORM
- Durata: 00:49:38
- Disponibile dal: 15/01/2016
- Etichetta:
- AFM Records
- Distributore: Audioglobe
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I Brainstorm non hanno mai fatto chissà quali capolavori, ma più che altro una serie di buoni album culminati con quel “Liquid Monster” datato 2005 che a parere di chi scrive ha rappresentato l’apice qualitativo del gruppo. La band ha successivamente avuto qualche calo di tono, soprattutto con lo scialbo “On The Spur Of The Moment”, ma nel 2014 si è saputa risollevare con “Firesoul”, tornando a far parlare positivamente di sè. Oggi il gruppo pubblica il nuovo “Scary Creatures” senza troppo cambiare la formula che aveva reso convincente il precedente lavoro ma privo dello stesso mordente. Alcuni pezzi sono ad ogni modo degni di nota, come nel caso della granitica opener “The World To See”, dotata del solito riffing schiacciasassi tipico del sound dei Brainstorm e di un buon ritornello, oppure la veloce e dinamica “Twisted Ways”, l’oscura titletrack e la melodica “Sky Among the Clouds”, sulle quali spicca in particolare la solita ottima prova del cantante Andy B. Frank. Il resto della tracklist è invece costellato da una serie di pezzi scarsamente convincenti e spesso prevedibili, su tutte la banale “We Are…” oppure “Take Me To The Never”, brano questo la cui statica ridondanza messa in evidenza da cori a dir poco approssimativi, rende quasi impossibile resistere alla tentazione di saltare la traccia. Altri pezzi sono riempitivi o poco più, quasi tutti caratterizzati dal solito quadrato, secco e compatto stile dei classici Brainstorm, reso però poco interessante da riff non molto coinvolgenti e linee vocali di scarsa presa, segno che la vena compositiva del gruppo su questo lavoro lascia più volte a desiderare. Su “Scary Creatures” manca dunque il sussulto che mantenga alta l’attenzione e spesso si ha l’impressione che il gruppo abbia eseguito il proprio compitino con composizioni fin troppo standardizzate e prevedibili. Sono insomma pochi gli episodi in cui il songwriting sembra funzionare e ciò non ci permette di consigliare questo lavoro ai fan del power metal più duro, thrashy e compatto, visto che in passato, proprio dai Brainstorm, hanno ricevuto album di ben altra caratura.