BRING ME THE HORIZON – Post Human: Nex Gen

Pubblicato il 07/06/2024 da
voto
8.0

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Alla fine ha visto la luce, all’improvviso. Non sappiamo se perchè effettivamente ostaggio del producer/tastierista Jordan Fish, ormai ‘ex’ ingombrante dei britannici, ma di certo questa seconda parte del progetto “Post Human” ha avuto una gestione lunga e travagliata, con il primo singolo “Die 4 U” uscito addirittura nel settembre 2021.
Una lavorazione tanto martoriata potrebbe portare ad un progetto frammentario o qualitativamente altalenante, ma questo non avviene quando alla guida c’è Oliver Sykes, che con grande caparbietà non solo resta fedele al piano, consegnando il secondo capitolo di una serie partorita come veloce scambio pandemico, ma chiude una visione ambiziosa, sfaccettata e multiforme in un disco coerente dall’inizio alla fine.
Avevamo già assorbito sei tracce nel lungo arco temporale, ora ci troviamo davanti ad un lungo assalto sensoriale, chiassoso, stratificato e con una palette di colori mai vista, anche da una band che è stata spesso accusata di aver abbandonato la musica heavy per ripetute incursioni in territori rock e pop. Oggi i BMTH impugnano con forza questa soluzione estendendo in maniera considerevole i ‘salti’ tra genere e rendendoli una caratteristica che li definisce, filtrando diversi trend musicali attraverso il loro gusto e la loro abilità di scrittura e prediligendo un approccio ricchissimo, ipersaturo fino al confine col caos.
Passando da Post Malone, My Chemical Romance, Glassjaw e Babymetal si aggiunge a questi sentori anche una dimensione vicinissima ai Deftones, ma se i risultati sono clamorosi come l’incredibile “Limousine” le lamentele vengono disintegrate facilmente: questo perché l’iperproduzione di “Nex Gen” è un lavoro sofisticato e stratificato su composizioni comunque vincenti, che avrebbero risuonato con successo nelle arene anche con l’approccio più elegante di Jordan Fish.
Sykes in questo caso, consapevole del peso dell’ex tastierista, dà terreno ai compagni di ventura ma, da persona incline alle dipendenze (che siano sostanze stupefacenti o collaboratori), lascia grandissimo spazio a quello che è l’artefice meno celebrato di questo successo: parliamo del giapponese Daisuke Ehara, chitarrista e produttore dei Paledusk, dai quali gli attuali BMTH ereditano schizofrenia, stratificazione sonora, follia compositiva e quella patina di hyperpop che fa da elemento conduttore all’interno della tracklist. Il crossover con questo genere, all’avanguardia ma relativamente oscuro, di tendenza ma lontano dalle classifiche, è evidente nel generale approccio massimalista, nei glitch, nell’estetica artificiale e cartoonesca e nei suoni ultra processati.
Aggiungiamo, come ciliegina sulla torta, che si tratta di un disco senza momenti morti e scivoloni, ma soprattutto di un disco estremamente divertente, capace di dimostrarsi all’altezza degli standard creativi richiesti alla band – “Amen” e “Top 10…” ne sono esempio. Se aggiungiamo un frontman carismatico, una profonda maestria dei social media e la capacità di riflettere una società sovraccarica digitalmente, è facile capire il successo incredibile di una band che ha sempre saputo anticipare i tempi.
L’attesa è stata ampiamente ripagata: questo mostro dal contrasto e dalla luminosità a mille, che bombarda i sensi e cambia forma in continuazione, rappresenta l’ultima evoluzione di una band sempre all’avanguardia, con seguaci che ancora stanno provando a copiare “Sempiternal”. Se ritenete che l’appartenenza e dedizione ad un singolo genere musicale siano indispensabili, allora l’ascolto non è nemmeno da prendere in considerazione. Chi invece riesce a superare questo scoglio potrà godere dell’ennesimo bersaglio centrato da una band tutt’oggi molto ispirata ed in costante crescita, che nonostante quanto possa sembrare ha ancora un peso rilevante nella scena heavy, riuscendo ancora una volta a coinvolgere, a rinnovarsi, a guardare avanti.

TRACKLIST

  1. [ost] dreamseeker
  2. YOUtopia
  3. Kool-Aid
  4. Top 10 staTues tHat CriEd bloOd
  5. liMOusIne (ft. Aurora)
  6. DArkSide
  7. a bulleT w/ my namE On (ft. Underoath)
  8. [ost] (spi)ritual
  9. n/A
  10. LosT
  11. sTraNgeRs
  12. R.i.p. (duskCOre RemIx)
  13. AmEN! (ft Lil Uzi Vert & Daryl Palumbo of Glassjaw)
  14. [ost] p.u.s.s.-e
  15. DiE4u
  16. DIg It
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