7.0
- Band: BROTHERS OF METAL
- Durata: 00:55:13
- Disponibile dal: 10/01/2020
- Etichetta:
- AFM Records
- Distributore: Audioglobe
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A praticamente un anno esatto di distanza dall’esordio, “Prophecy Of Ragnarök”, gli svedesi Brothers Of Metal sono pronti a rimettersi in gioco con un nuovo full-length intitolato “Embles Saga”. L’hype che gira attorno a questa band non è affatto trascurabile; pacchiani all’inverosimile, già a partire dal look barbaro e battagliero che li accompagna, l’act nordico dimostra – a differenza di molti colleghi che dietro all’apparenza hanno ben poco di concreto da dire – di possedere una spiccata personalità e un’indubbia capacità nel creare pezzi coinvolgenti, capaci di esaltare con un songwriting diretto ma altrettanto vario, che si muove sapientemente tra sonorità symphonic, epic e viking/folk metal. I tredici brani che compongono il disco mantengono il livello di adrenalina sempre elevato: cori possenti, ritmiche epiche ed orchestrazioni massicce sono gli elementi cardini di “Embles Saga”.
Con otto elementi a comporre la line-up, i Brothers Of Metal si tengono aperte diverse strade, come la possibilità di alternare le tre voci, quella femminile e più angelica di Ylva Eriksson alle due maschili di Joakim Lindbäck Erikssone e di Mats Nilsson; il midtempo “One” ad esempio vede la presenza di tutti e tre i cantanti e colpisce con un coro da canticchiare all’infinito. Tra le hit del disco bisogna citare senza dubbio la melodica “Hel” capace di affondare con un refrain epico all’inverosimile e sonorità bellicose che accompagnano l’ascoltatore fino al campo di battaglia. La successiva “Chain Breaker” mostra le capacità della band nel rivisitare il classico heavy metal di Accept e Warlock in chiave moderna, ricordando qualcosa dei Battle Beast, ed il risultato è davvero notevole. Colpiscono le chitarre acustiche di “Weaver Of Fate”, che prendono le luci della ribalta e accompagnano la dolce voce narrante di Ylva per una ballata dai caratteri fiabeschi davvero riuscita. Un paio di momenti più tirati li troviamo invece con “Theft Of The Hammer” e “Ride Of The Valkyries”, pezzi che uniscono con astuzia le sonorità nordiche e folk che hanno reso celebri i Korpiklaani al power metal più classico e tirato.
Nel puzzle sonoro creato dai Brothers Of Metal tutto sembra girare piuttosto bene e questo non è affatto scontato. Bisogna dare atto al gruppo svedese di aver creato un disco interessante che potrà raccogliere i consensi di molti appassionati; tutti quelli che si identificano nella scena power, folk e viking metal, potrebbero trovare forte interesse dall’ascolto di “Emblas Saga”.