7.0
- Band: BROTHERS OF METAL
- Durata: 00:51:23
- Disponibile dal: 16/11/2018
- Etichetta:
- AFM Records
- Distributore: Audioglobe
Spotify:
Apple Music:
Esistono momenti, nella vita di un uomo, soprattutto se si tratta di un metalhead con anche un discreto lato nerd, in cui si avverte il bisogno di disconnettere in parte il cervello per dedicarsi a qualcosa rivolto al puro e semplice intrattenimento senza eccessive pretese; a maggior ragione in un periodo davvero ricco di uscite ad alto contenuto progressivo ed elaborato.
A tal proposito, già a partire dal nome della band, non è difficile immaginare che, nel momento in cui ci si trova per le mani il disco di esordio degli svedesi Brothers Of Metal, per i successivi cinquanta minuti si potrà fare tranquillamente a meno di essere eccessivamente concentrati sull’ascolto e sull’identificazione di dettagli e guizzi compositivi.
Strutture dei brani semplici, melodie mediamente pompose e orecchiabili, refrain battaglieri, chorus catchy e tematiche che oscillano tra la mitologia norrena e l’elogio incondizionato al ‘sacro metallo’ sono gli elementi principali alla base della proposta contenuta in questo “Prophecy Of Ragnarok” (distribuito originariamente tramite Amazon e ora disponibile sul mercato retail grazie alle sapienti mani di AFM Records) e all’interno del quale risultano coinvolti ben otto musicisti: rispettivamente un batterista, un bassista, tre chitarristi, due voci maschili e, giusto per non farsi mancare niente, una voce femminile a spiccare su tutto. Un combo decisamente numeroso, considerando che parliamo di una band dedita a una sorta di heavy/power metal moderno e tutto sommato abbastanza derivativo, con vari richiami a realtà popolari del calibro di Sabaton, Dream Evil e quant’altro, con in più un retrogusto folk/viking, insieme a una spruzzata di sinfonico.
Nulla di nuovo all’orizzonte quindi, ma come detto anche nell’introduzione esistono numerosi prodotti semplici e gradevoli che hanno come unico scopo l’intrattenimento fine a se stesso, magari con l’ausilio di un’epicità un po’ becera che tuttavia non stona affatto. L’intenzione risulta piuttosto evidente in ogni singolo brano, a prescindere che si tratti di tracce danzabili come la iniziale “Death Of The God Of Light” o l’allegra “Defenders Of Valhalla”, marce belliche come “Son Of Odin” e “Tyr” o, piuttosto, piacevoli mitragliate power, tra cui la stessa titletrack. In generale, nonostante un comprensibile scetticismo iniziale, bisogna ammettere che l’album riesce davvero a risultare divertente e accattivante, con numerosi momenti di esaltazione e fomento, interpretati ottimamente grazie ai diversi stili vocali e a un comparto strumentale semplice ed essenziale; tutto ciò senza mai scadere nella noia o nello stantio. Anche per questo consigliamo a chiunque fosse interessato di procurarsi la versione in vinile o in CD formato digipak, in quanto le uniche a contenere tutti e quattordici gli estratti della tracklist originale, successivamente tagliata. Noi abbiamo avuto la fortuna di poter disporre di una versione integrale del prodotto, il che ci ha permesso anche di goderci anche una delle migliori tracce dell’album, ovvero la tamarrissima “Sleipnir”, che sarebbe quindi davvero un peccato lasciare da parte.
Chiaramente stiamo parlando di un ascolto che scontenterà tutti quei fruitori incapaci di avere un approccio più casual e meno serioso alla musica, che per forza di cose tenderanno a vedere questo lavoro solo come una mera buffonata fatta per far alzare il pugno al cielo a qualche giovane metallaro esaltato e affezionato alle sonorità power metal attuali; il che sarebbe un giudizio abbastanza approssimativo, tenendo conto che i Brothers Of Metal sono riusciti a confezionare un prodotto che svolge perfettamente il compito prefissato, ossia divertire e far passare una piacevole oretta tra sfoggi vocali e pose da guerriero con in mano un’ascia insanguinata, mentre nelle orecchie risuona uno sfizioso connubio di melodia belligerante, ignoranza ed epicità musicale. Che lo si voglia ammettere o no, nel metal c’è abbondantemente spazio anche per questo!